Il Carburante Green del Futuro
Chi vivrà vedrà, si dice in queste occasioni. Allo stesso tempo è però certo che, anno dopo anno, le parole di Verne diventano incredibilmente sempre più verosimili. Tanto da sembrare la premessa ai nuovi piani per la sostenibilità energetica e ambientale con cui la Commissione Europea punta ad azzerare le emissioni di carbonio dell’Unione entro il 2050. La notizia è di luglio. Presentando il documento “A hydrogen strategy for a climate-neutral Europe” (strategia sull’idrogeno per il clima), l’Europa ha infatti scommesso sull’idrogeno per un futuro sostenibile. Il piano, voluto dalla commissaria UE all’energia del team di Ursula Von Der Leyen, l’estone Kadri Simson, è uno dei capisaldi del green deal europeo e ha un duplice obiettivo. Da un lato mira a estendere l’uso dell’idrogeno in sostituzione dei combustibili fossili, dall’altro a decarbonizzarne la produzione. Per la prima volta l’Europa vira e investe sull’idrogeno che avrà un ruolo chiave e insostituibile per raggiungere gli obiettivi del green deal, ovvero un taglio delle emissioni pari al 50-55% entro il 2030 e del 100% nel 2050. Infatti, l’Europa punta a dare all’idrogeno un ruolo attivo nel nostro mix energetico già entro 10 anni, con l’obiettivo di produrre 6 Gigawatt e un milione di tonnellate di idrogeno verde entro il 2024 (oggi siamo a un Gw). Per passare poi a 40 Gigawatt, 10 milioni di tonnellate, nel 2030. Una strategia finanziata attraverso consistenti fondi europei che coinvolge praticamente tutti i settori industriali, dal siderurgico alla chimica fino ai trasporti su gomma, aerei e navi.
Una rivoluzione che ci riguarda tutti. Ma perché solo ora se ne parla in modo così frequente e concreto? Perché solo ora l’Europa punta in modo così importante sull’idrogeno? Eppure, sono anni che si parla
Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.
Inizia i tuoi 30 giorni gratuiti