LA PARTITA DEL BIOTECH ITALIANO
PUÒ IL BIOTECH ITALIANO essere la risposta all’emergenza Coronavirus e aprire la strada per una ripartenza sostenibile? E cosa serve alle aziende di questo settore per riuscire in questo intento? Se stessimo partecipando a un quiz, potremmo dire che si tratta di domande da un milione di dollari. Nella realtà non si tratta di tirare a caso per dare una risposta e paradossalmente il milione di dollari non sarebbe sufficiente. Esistono proposte concrete che permettono di rispondere a questi interrogativi in modo positivo. Per capire di che si tratta ci siamo fatti guidare da Riccardo Palmisano, presidente di Assobiotec-Federchimica, l’associazione che raggruppa circa 130 aziende e parchi scientifici del biotech italiano, declinato in diversi ambiti di applicazione, dalla salute all’agricoltura, all’ambiente ai processi industriali.
BIOTECH E LOCKDOWN
Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire in che stato si trovano le aziende biotecnologiche italiane a valle del lockdown e come hanno reagito alle sollecitazioni dei mesi più duri dell’emergenza. “Le imprese biotech, in particolare quelle
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