Una direttrice geniale
GRANDI AMORI, FORTI LEGAMI, ESPERIENZE INDIMENTICABILI: VI RACCONTIAMO LA VITA DI GEMMA DAL PRIMO GIORNO
Capitolo 72 1973
Un fiore di abbonamento
entre la mia vita professionale procedeva a gonfie vele, non ricevevo particolari conferme dal Commendator Erba e non riuscivo mai a capire se fosse soddisfatto o meno del, allora edizione pomeridiana dello storico quotidiano di Torino , prese vita questo abbonamento che decidemmo di chiamare “fiore”, come tributo alla sottoscritta. Lo slogan nacque immediato: «Metti l’Alfieri all’occhiello» con tre proposte di prezzi, a seconda dei posti che veniva scelto! Ero molto soddisfatta sia dell’idea, che si sviluppò in modo elegante, sia del risultato, perché la vendita degli abbonamenti ci fece raggiungere l’obiettivo di avere il Teatro sempre pieno almeno per le prime due sere, nonostante i famigerati torinesi “bujanen”, e di far sentire le Compagnie rassicurate da una buona accoglienza di pubblico. Certo selezionavo con cura gli spettacoli da proporre in abbonamento, o perché portati in scena da Compagnie importanti o perché rappresentati invece da Compagnie che avevano più necessità di essere promosse e fatte conoscere. La cosa meravigliosa, che ancora ricordo con orgoglio, è che le"prime" dell’Alfieri all’occhiello diventarono un importante appuntamento per i torinesi, che avevano riscoperto il piacere di vestirsi con signorilità e il vanto di frequentare quel teatro, sul cui palcoscenico si erano esibiti artisti di fama internazionale: da Josephine Baker a Ray Charles e Wanda Osiris, da Charles Aznavour a Mina.
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