Il cammino dell’idrogeno verde
SUL SETTORE ENERGETICO, ogni anno, i report si sprecano. Prendono in considerazione produzione elettrica, investimenti, consumi, andamento dei prezzi del petrolio, stime sulla crescita delle rinnovabili, dell’efficienza delle reti e delle nuove tecnologie che promettono di rendere l’energia pulita meno costosa e, quindi, più vicina a scongiurare le peggiori conseguenze della crisi climatica. Negli ultimi anni in questi report (e nel dibattito politico e industriale) c’è stato un grande ritorno: quello dell’idrogeno.
L’elemento più abbondante dell’Universo non è una fonte d’energia, come il solare o l’eolico, ma un vettore: per questo è stato individuato come elemento chiave per decarbonizzare non solo il settore energetico (dove può supportare le rinnovabili immagazzinandone l’energia e creando un ponte con il settore del gas), ma anche quello della mobilità (trasporto pesante su gomma e ferro, aviazione, trasporto marittimo) e quello dell’industria pesante, molto difficile da slegare dall’emissione di CO2.
Blu o verde?
Oltre ad avere vari utilizzi, l’idrogeno ha anche diverse modalità di produzione, quelle che poi ne determinano il ‘colore’ con cui lo
Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.
Inizia i tuoi 30 giorni gratuiti