Non sono stati solo due succès de scandale ad assicurare a Brooke Shields la copertina di Time che la definiva “The ’80s Look”. Certo la sua conturbante e disturbante piccola Violet di “Pretty Baby” e la campagna dei jeans di Calvin Klein, scattata da Richard Avedon ed entrata nella storia dell’advertising («Volete sapere cosa c’è tra me e i miei Calvin? Niente»), sono state determinanti, ma Brooke era comunque “la” super supermodel ante litteram, protagonista di innumerevoli copertine di Vogue, il volto che le star dell’obiettivo di quegli anni, Avedon e Scavullo, non cessavano di fotografare. Sua vicina di casa e amica di lunga data, Helena Christensen è una delle supermodel per antonomasia degli anni ’90, in grado di elettrizzare addetti del mestiere e grande pubblico con il suo viso a forma di cuore, frutto del mix cromosomico tra padre danese e madre peruviana, la falcata ultrasexy sulle passerelle, a partire sul concetto di sisterhood», sottolinea Brooke. «È ancora abbastanza diffuso il preconcetto che le donne si ritrovino tra di loro per ordire qualche misterioso complotto contro gli uomini, mentre invece è un momento di celebrazione delle nostre personalità. Io ho una famiglia e molti amici uomini, ma il rapporto con le mie amiche è comunque fondamentale». E l’amicizia femminile è altrettanto importante per la Christensen, a partire dai rapporti con le altre supermodels: «Non c’è mai stata competitività tra di noi. Ci prendevamo cura l’una dell’altra e ci consideravamo sorelle. Lavoravamo sodo e ci siamo supportate reciprocamente nel tempo. Non solo ci frequentiamo ancora, ma cerchiamo anche di organizzare delle vacanze insieme».
Fashion LEGENDS
Mar 08, 2021
5 minuti
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