Le foto di famiglia sono tra i nostri possedimenti più preziosi. Vengono fatte per essere mostrate o per restare private, sono importanti per chi è scattato come per chi ne viene toccato. Riesaminando le cellule di questa entità sociale, ci sono quattro fotografi degli anni ’90 che si sono interrogati sui riti, i ruoli e i meccanismi di quel format. Da Michael Clegg e Yair Martin Guttmann, che hanno immortalato con meticolosa distanza le famiglie di potere; al realismo spontaneo e sporco di Richard Billingham; allo stile tenebroso del Southern Gothic di Sally Mann fino all’immaginario sontuoso e classico di Carrie Mae Weems: le loro opere svelano al pubblico le dinamiche e le complessità dei ritratti di famiglia. All’apice del boom economico degli anni ’80, i banchieri di Wall Street si facevano fare i ritratti per i report annuali come nei dipinti olandesi del XVIII secolo, quando la nascente borghesia industriale chiedeva di essere immortalata. Influenzati da quel lignaggio storico in una decade ossessionata dall’onnipresenza dell’immagine e con
FAMILY affaırs
Apr 26, 2021
6 minuti
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