RACEBIRD
Era solo questione di tempo che le due più importanti novità tecnologiche degli ultimi anni, la propulsione elettrica e i foil, facessero il loro ingresso nella motonautica. E non potevano che entrarci insieme, visti gli attuali limiti della propulsione elettrica legati all’autonomia e alle batterie che richiedono scafi molto efficienti capaci di sviluppare poca resistenza idrodinamica anche a velocità elevate. Ecco dunque RaceBird, la barca elettrica con la quale, a partire dal 2023, si disputeranno le gare di motonautica del circuito UIM E1 World Electric Powerboat Series. Per inciso la UIM è la Union Internationale Motonautique, la federazione sportiva internazionale, riconosciuta dal CIO, che governa lo sport della motonautica. Stiamo quindi parlando di un qualcosa di analogo al campionato automobilistico di Formula E, con le vetture full electric che in questi ultimi anni vediamo gareggiare su circuiti cittadini, come quello che viene allestito nel quartiere Eur di Roma.
Così la formula E1 sarà la prima e unica serie al mondo di gare riservate a barche spinte da un fuoribordo elettrico. Dodici team, costituiti da un pilota e un copilota, rigorosamente un uomo e una donna, si sfideranno in circuiti chiusi e molto tecnici in alcune delle località più suggestive del pianeta, a velocità intorno ai 50 nodi.
Parliamo ora della barca. Presentata nel suo look definitivo a giugno scorso, si tratta di un oggetto davvero futuristico che un po’ ricorda le astronavi X-Wing di Star Wars. Il design completamente nuovo e ispirato agli uccelli che volteggiano sulll’acqua – da cui il nome RaceBird - è stato ideato da Sophi Horne,
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