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Aeroplani e Formula 1
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E-book104 pagine2 ore

Aeroplani e Formula 1

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Info su questo ebook

Si affronteranno e metteranno a diretto confronto, i vari elementi di contatto tra il mondo degli aerei e quello delle vetture di Formula 1 e si analizzeranno le tecnologie comuni ad entrambi i settori. Si vedrà, ad esempio, come ambedue le categorie si avvalgano dell’uso di sofisticatissimi simulatori per la preparazione dei piloti e come alcuni impianti siano composti da elementi del tutto similari o paritetici.
Prefazione di Fabiano Vandone
LinguaItaliano
Data di uscita1 set 2014
ISBN9786050319422
Aeroplani e Formula 1

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    Anteprima del libro

    Aeroplani e Formula 1 - Antonio Granato

    Antonio Granato

    Aeroplani e Formula 1

    UUID:

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    by Simplicissimus Book Farm

    Aeroplani e Formula 1

    Autore: Antonio Granato

    Tutti i diritti sono riservati

    E' vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata

    A Mia Moglie

    so d'aver coraggio quanto basta per fare nella vita

    quel che s'addice a un uomo;

    chi ardisce più di questo, non è uomo.

    MACBETH - William Shakespeare

    Prefazione

    Introduco con piacere il lavoro di un mio giovane collaboratore, inserito da anni nell’ambiente tecnico aeronautico e grande appassionato di automobilismo sportivo.

    Nel nutrito panorama di pubblicazioni sulla Formula 1 il saggio comparativo di Antonio Granato si ritaglia uno spazio di sicuro interesse per le peculiarità che lo contraddistinguono e che si concretizzano in un punto di vista alternativo. 

    Non si tratta, in effetti, dell’analisi tecnica che il pubblico è abituato a seguire durante le dirette televisive o a leggere sui magazine ma, come si intuisce dal titolo, di un approfondimento puntuale e preciso dei punti di contatto fra due tecnologie fisiologicamente legate da problematiche comuni. Punti di contatto che vanno ben oltre la percezione superficiale e istintiva legata allo sviluppo aerodinamico.

    Un escursus tecnico sapientemente arricchito da richiami a episodi storici e sportivi, capace di soddisfare la curiosità e le aspettative di un vasto pubblico, sviluppato con un linguaggio discorsivo che ne fa una lettura gradevole e accessibile anche ai meno esperti.

    Sono lieto, pertanto, di manifestare il mio personale apprezzamento e fargli i miei migliori auguri per i prossimi lavori.

    Fabiano Vandone

    Introduzione

    L’idea di scrivere questo libro è nata dopo aver notato, nel tempo, le numerose similitudini presenti tra il mondo della Formula 1 e quello dell’aeronautica.

    Dopo un Gran Premio, ascoltando i commenti di neofiti e vecchi appassionati, non è difficile sentire termini di paragone che richiamano l’aria e lo spazio, né potrebbe essere diversamente visto che, assistendo dal vivo, un corpo in movimento ad alta velocità produce sensazioni forti strettamente legate allo spostamento d’aria e alla sua onda d’urto fisica e sonora. Così le vetture non corrono ma sfrecciano, vanno come missili. E in situazioni di predominio schiacciante diventano autentiche astronavi risvegliando fantasie ed entusiasmi senza età.

    Per oltre un decennio ho lavorato nel mondo della manutenzione aeronautica e in questo lasso di tempo ho avuto la possibilità di studiare e toccare con mano gran parte degli impianti che equipaggiano i moderni jet del trasporto civile.

    Questa esperienza sul campo, unita a una grande passione per le corse a ruote scoperte, ha reso evidente quella che per molti è solo una percezione istintiva e cioè che progettisti e ingegneri di Formula 1 traggono spunto e ispirazione dalle soluzioni tecniche aeronautiche per riadattarle e piegarle alle esigenze di un mondo terrestre ma non meno votato alla velocità.

    Realizzando articoli per F1Sport.it e in seguito collaborando con Sky e con lo Studio Vandone, ho potuto analizzare ancora meglio i particolari delle monoposto della massima serie e ho avuto la piena conferma del legame che accomuna queste due realtà, dotate entrambe delle migliori tecnologie esistenti.

    Nei capitoli successivi affronteremo e metteremo a diretto confronto, di volta in volta, i vari elementi di contatto e analizzeremo le tecnologie comuni ad entrambi i settori. Vedremo, ad esempio, come ambedue le categorie si avvalgano dell’uso di sofisticatissimi simulatori per la preparazione dei piloti e come alcuni impianti siano composti da elementi del tutto similari o paritetici. Il tutto mantenendo il metodo e la forma che mi hanno contraddistinto in questi anni su F1Sport.it , cercando cioè di realizzare spiegazioni semplici ed esaurienti in grado di soddisfare la voglia di approfondimento senza mai travalicare le mie competenze tecniche specifiche e le conoscenze acquisite tramite l’osservazione diretta.

    Qui troverete curiosità che certamente vi meraviglieranno. Dettagli che, per quanto semplici e scontati per gli addetti ai lavori, rimangono sconosciuti al pubblico della Formula 1 o al semplice passeggero di un aereo di linea. Aneddoti, episodi e spiegazioni tecniche che accompagneranno il lettore nella scoperta di alcuni importanti aspetti del mondo dell’aviazione e dello sport delle corse automobilistiche. Due mondi accomunati in primo luogo dalla costante ricerca dell’innovazione tecnologica e di standard di sicurezza sempre più elevati e che solo a uno sguardo superficiale possono apparire lontani e diversi. 

    Le sfide tra aeroplani e Formula 1

    Le vetture di Formula 1 sono sempre state accostate per vari motivi agli aerei, sia militari che civili. La forma stessa delle monoposto, le potenze espresse ed i rumori emessi, hanno avvicinato le piccole vetture da corsa ai grandi giganti dell’aria evidenziandone somiglianze e similitudini.

    In epoche diverse, è stato proprio questo continuo parallelismo tra macchina ed aeroplano a dare vita a sfide improponibili tra questi due mezzi.

    Il primo confronto tra una vettura da corsa ed un aeroplano, sembra risalire al 1919, in Danimarca, quando Ferdinando Minoia riuscì a battere, su una distanza di cinque chilometri, un monoplano Bleriot. A questa prima sfida seguì quella che si svolse il 27 novembre 1927 presso l’ippodromo di Prato, dove si fronteggiarono Vasco Magrini su un biplano Hanrio HD1 ed Emilio Materassi su una Bugatti 35C. A vincere, questa volta, fu l’aviatore fiorentino che ebbe facilmente ragione dell’autovettura condotta dal Materassi che arrivò al traguardo con un giro di ritardo.

    Prato, 27 Novembre 1927 - Confronto tra Magrini (biplano Hanrio) e Materassi (Bugatti)

    Roma, 8 dicembre 1931 - L'arrivo in volata tra Suster e Nuvolari

    La sfida che per prima richiamò l’attenzione di un vasto pubblico fu quella tra Vittorio Suster su un biplano Caproni CA100 e Tazio Nuvolari su una Alfa Romeo 8C-2300. La gara che si svolse l’8 dicembre del 1931, ebbe luogo a Roma, nell’Autodromo del Littorio, ricavato in quello che oggi è l’aeroporto dell’Urbe. La vittoria, anche in questo caso, fu del mezzo volante ma con un margine

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