UN SALTO NEL BUIO?
“L'AUTO A BATTERIA È SOVRASTIMATA. SE IN GIAPPONE CIRCOLASSERO SOLO EV, NON BASTEREBBE L'ENERGIA. E LA CO2 SALIREBBE. LE NORMATIVE SEVERE RENDERANNO LE MACCHINE NUOVE TROPPO CARE. SE LE TERMICHE SPARIRANNO PRESTO, IL MODELLO DI BUSINESS CROLLERÀ”
Akio Toyoda
Da una parte quasi tutte le Case a spingere forte sulla transizione all'elettrico, come tanti sherpa sulla via dell'agognata vetta, in cima alla quale dovrebbe trovarsi un mercato intonso, fatto di modelli mai visti e ultra-rispettosi dell'ambiente. Dall'altra, uno degli uomini più potenti nel mondo dell'automotive, Akio Toyoda, numero uno della Toyota, che rompe il silenzio, scagliando un macigno nello stagno.
MOTIVI DI RIFLESSIONE
Il capo del colosso giap, infatti, in un "coming out" di potenza inattesa («I veicoli elettrici sono sopravvalutati») ha mostrato tutta la sua ostilità non verso la tecnologia a emissioni zero, sposata anche dal suo gruppo, ma contro chi vorrebbe una transizione troppo rapida verso le auto a corrente. Un passo, secondo Toyoda, che rischia di far crollare l'attuale industria automobilistica nipponica e forse mondiale, ancora troppo legate a processi produttivi tradizionali. Con ripercussioni pesanti sull'occupazione. Toyoda, poi, con la sua invettiva («Quando i politici dicono "liberiamoci di tutte le auto che usano la benzina", capiscono che cosa significa?» ), ha voluto mettere in guardia soprattutto il governo di Tokyo, che ha annunciato di voler bandire le auto a benzina entro il 2035. Senza, secondo lui, valutare a fondo le conseguenze negative che tale decisione avrebbe sul sistema produttivo, sui consumatori (per via dei prezzi elevati dei modelli elettrici) e sull'ambiente (le vetture EV non emettono CO durante l'utilizzo, ma, usando il più corretto parametro
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