SVOLTA ELETTRICA ORA C'È CHI FRENA
Potrò sbagliarmi, ma ho la netta impressione che l'epilogo del Cop26, il summit tenutosi a Glasgow per decidere i destini (ambientali) del pianeta, segni l'inizio dì una seconda fase – più riflessiva e critica – del processo di de-carbonizzazione, in generale e soprattutto per l'automotive. Com'è giusto che sia, Boris Johnson e i politici che spingevano per l'approdo a una piattaforma condivisa dal maggior numero dì Paesi e comparti industriali hanno esultato per la definizione entro il 2040 ha segnato una clamorosa spaccatura fra i costruttori. Daimler, Ford, General Motors, Jaguar Land Rover e BYD hanno firmato. Volkswagen, Toyota, Renault-Nissan, Hyundai-Kia, Stellantis e BMW, che rappresentano tre quarti della produzione mondiale, si sono invece chiamati fuori.
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