opo due anni di alti e bassi dell’attività turistica, tra aperture e chiusure dovute alla pandemia, Bressanone affronta la stagione turistica in modo completamente nuovo, puntando sulla sostenibilità e sulla valorizzazione del territorio, delle sue peculiarità naturalistiche, enogastronomiche e artigianali. Ma in particolare Bressanone punta sulla valorizzazione dell’acqua, da sempre fonte di vita per gli uomini, gli animali e l’agricoltura. L’acqua che nei secoli ha fatto funzionare mulini, fucine, segherie, polverifici fino alle centrali idro-elettriche, indispensabile quindi anche per la nascita e lo sviluppo delle attività artigianali. L’acqua, che spesso ha rappresentato un elemento di protezione da attacchi nemici, basti pensare all’ampio uso che se ne faceva per riempire i fossati intorno ai castelli o alle città che sono sorte nell’antichità tra due fiumi. L’insediamento preistorico di Stufels tra Isarco e Rienza ne è un esempio. E non è un caso che qui l’acqua sia considerata l’”oro blu”,
L’ORO BLU DI BRESSANONE
Mar 30, 2022
5 minuti
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