“Non so se abbiamo conferito il titolo a un genio visionario o a un pazzo. Con il tempo si vedrà”. Con queste parole nel 1878 il direttore della facoltà di architettura, Elies Rogent, aveva definito Antoni Gaudí i Cornet, uno sconosciuto alunno appena laureatosi architetto e diventato in seguito il massimo esponente del modernismo catalano.
Le sue opere attirano ogni anno a Barcellona milioni di turisti che fanno ore di paziente coda per ammirare La Pedrera, casa Batlló, il Parc Güell e in particolare la Sagrada Familia, l’edificio più emblematico, iniziato nel 1883 e non ancora terminato. Gaudí vi si consacrò anima e corpo fino alla fine della sua vita. Aveva persino fatto allestire una stanzetta all’interno del cantiere per mangiare e dormire sul posto ed essere più vicino ai lavori.
Eppure sono molti meno quelli che si recano a Reus, a pochi chilometri dall’antica romana Tarraco, oggi Tarragona, patrimonio dell’umanità Unesco, per visitare la cittadina che gli ha dato i natali.
E da Tarragona a bordo di un van Volkswagen Grand California, che ci permette la massima autonomia in fatto di spostamenti e soste, partiamo per un viaggio alla scoperta di una parte del patrimonio storico, naturale e gastronomico catalano. Il nostro itinerario sarà uno dei cinque che compongono il Grand Tour della Catalogna, un percorso circolare di