Anche i pescatori potranno sbarcare e smaltire legalmente la plastica raccolta in mare, evitando di ricorrere in reati. È uno dei provvedimenti chiave della cosiddetta “Legge Salvamare”, inclusa del disegno di legge “Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare”, approvato definitivamente dall’aula del Senato a maggio, in. “È una grande vittoria, per il nostro mare, per il nostro Paese, per i nostri cittadini”, ha dichiarato Rosalba Giugni, presidente di Marevivo. “Grazie a questa legge, avremo più forza per ripulire il mare dalla plastica, una vera piaga per l’ecosistema marino e non solo. Le microplastiche, infatti, sono state trovate nella placenta delle donne, nel sangue e nel latte materno. Non c’è più tempo: dobbiamo agire tutti insieme. Il nostro futuro dipende dalla salute del mare e la salute del mare dipende da noi”. “La Federazione del Mare e le sue organizzazioni federate – ha aggiunto il Presidente Mario Mattioli – sono orgogliose di aver sostenuto l’iniziativa di Marevivo e felici di aver contribuito al raggiungimento di questo importante risultato, che tutto il mondo dell’economia del mare condivide e che certamente avrà un impatto ambientale immediato e concreto sulla salute dei nostri mari, laghi e fiumi, favorendo un ulteriore sviluppo dell’economia circolare”. Dal mondo dei pescatori, per FedAgriPesca - Confcooperative, “se la flotta da pesca italiana ad ogni uscita potesse portare a terra tutto quello che rimane impigliato nelle reti, oltre al pesce, potrebbe liberare in dieci anni il mare da 30 mila tonnellate di rifiuti”.
MARE NOSTRUM
Jun 03, 2022
2 minuti
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