HA FATTO MOLTO RUMORE la notizia che Netflix ha perso 200mila abbonati nel primo trimestre 2022. Le cause: uscita dei clienti russi e qualche scricchiolio del marketing della condivisione (a un’utenza da pochi dollari si possono collegare più persone). Il nervosismo delle Borse, fra Covid che non se ne vuole andare e minacce di terza guerra mondiale, ha fatto il resto, punendo pesantemente il titolo. Qualcuno è arrivato a dichiarare la fine dello streaming. Ma il trend resta un altro. Per esempio, ai concorrenti di Netflix (Disney+, Amazon Prime Video, AppleTv) sta per aggiungersi un nuovo colosso da 53 mld di dollari di fatturato, nato della fusione fra Warner Media e Discovery, con decine di migliaia di titoli già in cassaforte e grandi capacità di investimento.
Gli ‘original’ prodotti da Hollywood che fanno la prima uscita in streaming (invece che in sala, se film, o in tv, se serie) sono ormai oltre il 50% del totale.
I cinema continuano a essere vuoti nonostante