Non sono bastati due mesi dall'annuncio – il 18 febbraio – dello stanziamento dei fondi per rendere operativa la nuova tornata d'incentivi statali a favore delle auto meno inquinanti. Dopo discussioni di settimane dei ministeri competenti (ben quattro: Sviluppo economico, Economia e Finanze, Transizione ecologica e Infrastrutture), fissati finalmente importi dei bonus e paletti per ottenerli (che ricapitoliamo nella pagina a fianco), ottenuta la firma del presidente del Consiglio, Mario Draghi, il decreto è rimasto nel limbo per altre settimane prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. A quel punto, però, c'era ancora da riattivare la piattaforma digitale per la prenotazione dei contributi da parte delle concessionarie... Insomma, oltre alla manica stretta dello Stato – che alle vetture termiche ha destinato appena 170 milioni su 615, che dall'iniziativa ha escluso le imprese e che, rispetto all'anno scorso, ha abbassato il tetto del prezzo di listino nel tentativo di limitare la platea delle automobili acquistabili –,
