n tempo la Francia era una delle potenze automobilistiche d'Europa: nel 2002 è arrivata a produrre più di 3,7 milioni di vetture. Da allora, però, i volumi sono progressivamente scesi, arrivando nel 2021 sotto la soglia del milione. Nulla di sorprendente: la Francia, come altri Paesi industrializzati, ha pagato il graduale trasferimento di attività in aree dai costi più bassi (Est Europa e Spagna su tutte). Negli ultimi anni, però, la politica transalpina è tornata a puntare sull'auto e sul suo ruolo per l'economia nazionale. Lo dimostrano i messaggi lanciati al Salone di Parigi dal presidente Emmanuel Macron e dal ministro dell'Economia, Bruno Le Maire. Due non sono certo inediti: la Francia deve diventare il primo Paese europeo nella produzione di veicoli “puliti”; e i costruttori “nazionali”, Stellantis e Renault, devono riportare le loro fabbriche in madrepatria. C'è, però, una novità nelle dichiarazioni di Macron: l'allarme sull'invasione cinese in Europa e la contestuale
GRANDEUR ALLA SPINA
Dec 23, 2022
5 minuti
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