Eravamo da poco entrati nel nuovo secolo, rassicurati dal fatto che il millennium bug si era rivelato una mezza bufala al pari di una profezia maya, quando nelle sale di Palazzo Chigi, il 21 dicembre 2001, veniva presentato un documento dal roboante titolo “Programma delle infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale” Tra le quali trovava posto anche l'asse autostradale Brennero-Verona-Parma-La Spezia.
Pochi, fatta eccezione per un manipolo di addetti ai lavori, se ne accorsero, ché la maggior parte dei presenti era probabilmente abbagliata dall'inserimento nell'elenco di altre e ben più poderose infrastrutture, a cominciare dal “progetto per la tutela della laguna e della città