Le scoperte della scienza hanno sempre influenzato la tecnica, e la natura, a sua volta, non ha fatto altro che stimolare la ricerca di risposte da parte di chi si è sempre interrogato a riguardo delle sue piccole e grandi manifestazioni. Negli ultimi anni, inoltre, è emerso in modo preponderante il ruolo degli scienziati nel consesso civile e in ogni ambito della società, e la loro voce si è alzata forte per perorare o denigrare posizioni inerenti ai più svariati aspetti della vita, della salute, dello sviluppo e del progresso.
Ciò che purtroppo manca spesso all’uomo comune è la curiosità sulla genesi di determinate scoperte e sulle modalità con cui si sono evolute nel corso del tempo. Capirlo è uno dei processi fondanti della ragione e permette di sviluppare senso critico e la necessaria comprensione dei meccanismi che oggi, molto più che nel passato, determinano il corso delle nostre abitudini e, in misura maggiore, delle nostre scelte esistenziali.
Proprio per questo motivo mi sono rinchiuso nei sotterranei di un archivio a cercare e a scannerizzare tutte le notizie scientifiche, con annesse scoperte e invenzioni, realizzate o solo progettate, che nel 1923 erano un dato di fatto e venivano considerate in grado di mutare non solo il corso della Storia ma, addirittura, le condizioni dell’intera