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Donatella’s MANIFESTO

«Il mio sogno per Versace? Vorrei poter fare quello che ho fatto nella collezione presentata in passerella a Los Angeles. Scherzi a parte voglio riuscire a far capire che cosa è Versace oggi, ed è un unicum nel panorama globale. È lusso vero. Voglio fare in modo che questa maison rimanga rilevante non soltanto nella moda, ma in generale nella conversazione culturale globale». Donatella Versace è un fiume in piena di emozioni e di pensieri, reduce dal successo del mega show che, pochi giorni prima degli Oscar, ha svelato nella Città degli Angeli il nuovo volto della Medusa. Davanti a un front-row stellare, da Elton John a Dua Lipa, passando per Miley Cyrus, Cher, Anne Hathaway, Lil Nas X, Demi Moore, Channing Tatum, Pamela Anderson, la famiglia Hilton al completo, Simone Ashley, Lucien Laviscount o l’italiano Marco Mengoni, sulla terrazza del Pacific Design Center un cast di über model, capitanato da Gigi Hadid e chiuso da Kendall Jenner con Naomi, Vittoria Ceretti o Emily Ratajkowski, ha dato vita agli oltre 80 look in pedana. Una sola la password di stagione, bussola del nuovo corso della griffe. «Questa stagione avevo voglia di lusso. Credo che la semplicità, rappresenti il vero lusso oggi: un tessuto speciale, unico, prezioso, e un taglio perfetto. Niente ricami, niente sovrastrutture, niente orpelli. Ma architetture, tagli e forme. Se dovessi racchiudere questa stagione, e il mio lavoro futuro per la maison, in una parola direi che è l’essenza del lusso».

L'OFFICIEL: Un mega show a Los Angeles e un manifesto estetico di

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