ELEGANTE, GIOVIALE, un sorriso contagioso: Benedetto Vigna, fisico nucleare, è l’amministratore delegato che sta guidando la Ferrari verso un futuro sostenibile e tecnologicamente avanzato. Il suo percorso accademico e il suo curriculum professionale rappresentano un esempio di perfetto equilibrio tra genialità scientifica e visione imprenditoriale.
Le sue origini lucane (è nato a Pietrapertosa, un delizioso paesino di meno di mille abitanti in provincia di Potenza) emergono con chiarezza nel suo modo di parlare, nella gestualità vivace tipica del Sud e nella prontezza di spirito.
conversazione che ha anticipato l’intervista, abbiamo potuto apprezzare la sua vastissima cultura scientifica, unita a una profonda comprensione del mondo umanistico. Ma anche la concretezza di un uomo con i piedi ben piantati per terra: basti pensare che quand’era già laureato e faceva il servizio militare, volle diplomarsi pure come perito tecnico per poter fare qualcosa che gli consentisse di lavorare e cioè realizzare la ‘messa a terra’ degli impianti elettrici, obbligatoria negli edifici per la sicurezza. Lo abbiamo incontrato in un elegante edificio nel cuore di Milano, a pochi passi da piazza Duomo e dai palazzi che ospitano istituzioni politiche e finanziarie meneghine. In un’ora e oltre di intervista, la parola “io” non è mai stata pronunciata; al contrario, Benedetto Vigna ha sempre parlato di “squadra”, “team”, “colleghi” della Ferrari. “Il capitale umano è la nostra risorsa più preziosa. Soltanto lavorando insieme comediamo a ciascun membro del nostro team l’opportunità di esprimere appieno il proprio potenziale e di far parte di qualcosa di più grande”. Vigna non è un manager che si adatta al futuro delle tecnologie avanzate; lui rappresenta il futuro stesso. Il suo curriculum da innovatore (non ama essere definito scienziato/inventore, ci scherza sopra) dimostra che la Ferrari sarà ancora una volta all’avanguardia nel mondo dei motori, nei sistemi elettronici di guida, nell’innovazione e nella sostenibilità in tutte le sue sfaccettature. Del resto la Ferrari è la Casa che vanta il maggiore trasferimento tecnologico dalla Formula Uno alla serie: motori, cambi robotizzati, fondi piatti, diffusori aerodinamici e tanto altro.