Originario della Val Ceno, nell'Appennino parmense, 64 anni, un passato all'IBM Italia, dove iniziò a lavorare nel 1980 come tecnico dell'hardware e finì la sua carriera nel ruolo di presidente e amministratore delegato, Andrea Pontremoli è ceo e socio della Dallara Automobili dal 2007. Da allora ha affiancato l'ingegner Giampaolo Dallara alla guida dell'azienda di Varano de' Melegari, che proprio in questo mese di gennaio compie cinquant'anni.
Che bilancio si può fare di questo mezzo secolo di vita dell'azienda?
Ho vissuto in prima persona quasi un terzo della sua storia e il bilancio che ne traggo è molto positivo: l'azienda, dopo mezzo secolo, gode di ottima salute, nonostante l'iper-competitività di un mondo come quello del motorsport, che ha visto scomparire tante protagoniste dopo quindici o vent'anni. Molte factory, presenti soltanto nelle corse, oggi non esistono più.
Questo è dovuto al fatto che le vostre radici sono più solide?
Credo che derivi dai valori che costituiscono le fondamenta di questa azienda. Durante il lockdown dovuto al Covid, abbiamo dedicato molto tempo a scriverli: sono tre, semplici ma essenziali. Il primo è l'umiltà: il fatto di non sentirsi mai arrivati, di pensare di dovere sempre imparare qualcosa, di amare