ei primi anni Ottanta i paninari si ritrovavano al bar Il Panino di Piazza Liberty e al Burghy di Piazza San Babila a Milano, replicando gli stili di vita dell’Americauniforme dagli MCs del movimento hip hop di New York dei Novanta. Con l’evolversi della scena musicale, l’estetica utilitaristica del marchio è stata ripresa da artisti come Tupac, DMX, Biggie, Beyoncé, Jay-z, Kanye West e Drake trasportando la grinta, la frenesia e la creatività dalla strada al palcoscenico. Contemporaneamente, a Londra, venivano indossati dal tramonto all’alba durante i rave nei campi inglesi, negli scantinati e nei grandi magazzini trasformati in TAZ (Temporary Autonomous Zone) per ospitare eventi della sottocultura britannica. Raver e clubber decontestualizzavano l’abbigliamento workwear generando look post-apocalittici, stemperati con elementi fosforescenti e catarifrangenti. Ad accompagnare i passi e il ritmo ripetitivo, c’era quasi sempre il 6-Inch Boot, e qualsiasi graffio o macchia non faceva che enfatizzare l’estetica industriale dei raver. Dopo esser entrato nell’immaginario comune, il successo della work-shoes negli anni 2000 ha spopolato grazie a liaison creative con marchi come Supreme, The North Face, Bee Line, Aimé Leon Dore, Off-White, Vans, Pangaia, e Jimmy Choo che ne hanno amplificato l’hype. Oggi lo scarponcino cult compie 50 anni e presenta Future73, un progetto corale che ha coinvolto sei personalità per reinterpretare la Timberland® Premium 6-Inch Boot. Progetto che sarà affiancato da una serie di eventi, release, sessioni creative e masterclass.
CULT shoes the
Sep 25, 2023
1 minuto
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