INCONTRIAMO Fabrizio Palermo, Ceo di Acea, società quotata in Borsa che gestisce infrastrutture di servizi essenziali come acqua, energia e ambiente, in una stanza spoglia con ampie vetrate all’ottavo piano del Palazzo Acea, con vista su Porta Maggiore. Un edificio realizzato quasi un secolo fa da Francesco De Vico, tra i più attivi architetti del Novecento, al centro di un incrocio di enormi cisterne che contengono 500mila litri di acqua ciascuna, alimentate dall’Acqua Marcia, il terzo acquedotto di Roma antica, costruito nel 144 a.C.
Con un manager che ha la responsabilità di un’azienda con quasi 10mila dipendenti, investimenti in corso per alcuni miliardi nel settore dell’acqua e dell’energia, ci si aspetterebbe di discutere subito di tagli di costi inutili in azienda, valorizzazione delle risorse umane, investimenti in opere pubbliche strategiche e consolidamento della leadership di Acea in Italia e in Europa. E invece, Palermo ci accoglie con un sorriso e ci