Elisabetta Iannelli voleva comandare. Ma voleva anche difendere gli altri. E lo ha fatto, nella professione di avvocato civilista e nell’impegno prima in Aimac (Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici, di cui è vicepresidente), poi in Favo (Federazione italiana associazioni volontariato in oncologia, di cui è segretario generale). Un inizio segnato dalla malattia, un tumore al seno metastatico diagnosticato a 24 anni, ma costellato anche da ‘gioielli’ come il libretto sui diritti del malato oncologico e la recente legge sul diritto all’oblio. Iannelli ha segnato una svolta nel riconoscimento della disabilità oncologica (“troppo spesso ancora oggi invisibile”) e dei diritti dei malati di cancro. Un impegno che le è valso il titolo di Commendatore al
INTERVISTA A ELISABETTA IANNELLI
Apr 10, 2024
4 minuti
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