Come superare con successo qualunque colloquio

Di Joseph V. McCaughey

Tutti coloro che lavorano alle dipendenze di qualcuno hanno dovuto “subire” un colloquio di lavoro. Qualcuno purtroppo non l’ha superato, qualcun altro l’ha superato brillantemente e qualche altro caso, un po' più raro, studiava un metodo prima di presentarsi ad un colloquio di lavoro.

È davvero possibile superare ogni tipo di colloquio?

Si, è questo libro ti aiuterà a farlo. Questi sono alcuni argomenti che troverai all’interno:

• Come stilare un CV efficace
• Come comportarsi durante un colloquio
• Domande che ti faranno al colloquio
• Cosa puoi fare tu

Leggendo questo libro capirai quali domande si celano dietro ogni colloquio. Imparerai come rispondere. Alla fine riuscirai a superare con successo qualunque colloquio al punto che dovrai solo scegliere quale lavoro accettare.

Partendo da come creare un valido curriculum, la conversazione avvenuta durante un colloquio di lavoro avvenuta tra me e due recruiter per un’importante compagnia telefonica, quali tipi di domande potresti aspettarti e quali tipi di risposte dare. Che tu abbia poca o nessuna esperienza in certe mansioni non dev'essere per te una preoccupazione.

Leggi questo libro e vedrai che sarai il prossimo assunto!

• Lingua: Italiano
• Editore: Solart Books
• Data di uscita: 26 giu 2023
• ISBN: 9791281378025

Anteprima del libro

Lo scrittore

Vorrei raccontarti un po' di me prima di avventurarci nella conoscenza che ap- prenderai su come avere successo nel col- loquio.

Nel corso degli anni, in particolare da da quando ho iniziato a cercare lavoro ho pensato di creare una inspirational figure, così da permettermi di poter percorrere due strade diverse che separano la mia vita professionale da quella privata. Vivo nei pressi di Chicago. Il mio sogno era stu- diare Psicologia ad Harvard ma la mia fa- miglia non aveva le possibilità economi- che e io non sono riuscito ad ottenere una borsa di studio dato che sono mai stato il primo della classe ma avevo una libreria di sogni da voler raggiungere. E così, dopo la scuola, cercai un lavoro per

mantenermi e nel frattempo dedicarmi alle mie passioni. Uno dei primi colloqui che feci fu come call center per una com- pagnia telefonica ma le mie aspirazioni erano altre.

Con il passar degli anni riuscii final- mente ad iscrivermi all’Università (ma non ad Harvard) e iniziai a studiare le persone. Acquistai tanti libri e lessi molto riguardo a come sviluppare delle abilità importanti da usare mentre mi trovavo a contatto con il pubblico, come gestire una conversazione, come capire le persone e aiutarle a tirar fuori il meglio di loro.

Così decisi di iniziare a spendere il mio tempo conoscendo persone. Poco prima di ammalarsi e morire, mio zio gestiva un bar sulla Clinton Street, in pieno centro a Chicago. Dato che non lavoravo pensai che poteva essere una grande opportunità

trascorrere parte delle mie giornate nel bar a osservare la gente che entrava e usciva e a fare un po' di conoscenza. Mi sembrava un argomento interessante da discutere alla mia tesi.

Nel giro di un mese conobbi circa 10 persone ma solo con 4 di loro riuscì ad en- trare in piena confidenza, forse perché erano clienti abituali dello zio. Le altre erano spesso di passaggio; oggi li vedevi, domani non li vedevi più. E di queste 10 persone 5 erano persone d’affari.

La tipologia di conversazioni intra- prese con quella gente mi hanno aiutato a migliorare su come conversare con le per- sone, come saper essere persuasivo e come dar loro dei consigli ragionevoli e mirati. Nel giro di 6 mesi, al bar dello zio, conobbi, senza esagerare, all’incirca 100 persone. Le mie abilità nell’instaurare

conversazioni e saper gestire il tempo che dedicavo ad ognuna di loro mi permisero di conoscere molte più persone dedi- cando loro minor tempo.

Eppure con tutte usavo lo stesso me- todo: sorriso, amichevolezza e interesse personale. Sì, quando tu sorrisi usi la chiave per aprire la porta d’ingresso della persona. Dopo il sorriso mi comportavo da amico e quando studiavo le loro carat- teristiche comportamentali e caratteriali cercavo delle direzioni per una conversa- zione efficace. E questo mi risultava sem- pre più facile.

Un giorno un signore sulla trentina venne al bar chiedendo di me. Aveva avuto un problema personale con usa mo- glie, un classico litigio familiare. Aveva sentito parlare di me dai suoi colleghi. Ci sedemmo a tavolino e lui iniziò a

raccontare la sua storia e subito mi disse che mi avrebbe