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L'Architetto in Italia. Quale futuro
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E-book72 pagine48 minuti

L'Architetto in Italia. Quale futuro

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Info su questo ebook

Fare l’architetto oggi è un’ardua sfida piuttosto che una professione, per cui gli obiettivi principali di ricerca, innovazione, etica e utilità sociale sono sostituiti da problematiche, ostacoli, luoghi comuni, deliri burocratici e normativi, che azzerano le velleità di noi architetti, soprattutto dei più giovani. La nostra figura è attualmente degradata a ruoli marginali, rispetto a quella dei nostri colleghi ingegneri e geometri. E’ soggetta alle logiche politiche, economiche e delle lobbies di turno, intrappolata in un contesto professionale che blocca qualsiasi sviluppo, in un paese statico che si è adeguato al sistema delle costruzioni a buon mercato e del profitto a ogni costo.
Questo eBook indaga sulla situazione reale degli architetti italiani, passati da essere considerati una casta a una categoria in vero declino. Indubbiamente ciò ha coinciso con la recessione economica e il calo dei consumi, che per primi hanno mandato in crisi il settore dell’edilizia. Il libro da numerosi spunti su cui riflettere per capire se ancora si può fare l'Architetto in Italia in vista di un futuro più roseo.

LinguaItaliano
Data di uscita29 mag 2018
ISBN9780463675021
L'Architetto in Italia. Quale futuro
Autore

Lucia Strona

Lucia Strona è un architetto con venticinque anni di esperienza nel settore dell'edilizia ecologica in legno, restauro di antiche costruzioni, e progettazione secondo i principi della Geobiologia e del Feng Shui. Progetta residenze per il mercato internazionale secondo i codici di costruzione ICC - International Building Codes.La passione per l'architettura l'hanno condotta verso studi e ricerche mirate alla salute psicofisica ed emozionale dei suoi abitanti, occupandosi non solo di definire le migliori tecnologie strutturali di un edificio, ma anche i suoi requisiti medico-scientifici, energetico-sottili e vibrazionali, integrati con i principi della fisica microvibratoria, neuroscienze e dell'epigenetica, al fine di ottenere il totale benessere dei suoi inquilini, che si tratti di una casa o ambiente di lavoro.Da oltre dieci anni Lucia Strona è autrice di pubblicazioni in cui ha riportato i risultati delle sue ricerche, nonché di manuali tecnici sull'architettura in genere.

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    Anteprima del libro

    L'Architetto in Italia. Quale futuro - Lucia Strona

    Esclusione di Responsabilità

    Questa pubblicazione nasce da ricerche dell’autrice relative all’argomento trattato, per cui sono riportate testimonianze, studi, esperienze proprie e di terzi.

    Tale opera ha solo valore divulgativo, pertanto, a causa delle diverse situazioni, condizioni fisiche e ambientali, scelte e iniziative personali che si possono verificare, l’autore declina ogni responsabilità per lesioni personali, danni alla proprietà o perdite che si dovessero verificare come conseguenza, diretta o indiretta, per l’uso e l’applicazione dei contenuti di questo libro.

    Con la vendita di questo ebook l’autrice tratta esclusivamente i temi dell’architettura e non s’impegna a rendere consulenze psicologiche, mediche, sanitarie, o qualsiasi altro tipo di servizio professionale e personale. Per l’argomento trattato, se il lettore ha bisogno di un parere medico, sanitario, o altro genere di assistenza, deve consultare un professionista competente.

    Prefazione

    Questo non è un saggio per riflettere sulla situazione dell’architettura in Italia, nel suo rapporto dialogico tra funzionalità ed estetica, o altro. Piuttosto indaga sulla situazione reale dell’architetto italiano, figura in vero declino, bistrattata da burocrazia, certi committenti, tasse da incubo e mancanza di lavoro.

    Indubbiamente ciò ha coinciso con la recessione economica e il calo dei consumi che per primi hanno mandato in crisi il settore dell’edilizia, ma anche con le innovazioni portate dal Web e i nuovi media che hanno agevolato lo scambio e il commercio globale.

    Tuttavia, nonostante il sistema Italia abbia le sue pecche, si pone una domanda: la realtà è veramente questa, oppure in certi casi è sufficiente iniziativa e voglia di fare per cambiare e cose? Leggendo il libro scoprirai che forse non tutto è perduto.

    Che Architetto sei?

    Parliamoci chiaro, fare l’architetto oggi è un’ardua sfida piuttosto che una professione, per cui gli obiettivi principali di ricerca, innovazione, etica e utilità sociale sono sostituiti da problematiche, ostacoli, luoghi comuni, deliri burocratici e normativi, che mandano in decadenza e azzerano le velleità di noi architetti, soprattutto dei più giovani.

    Ho sempre notato una situazione che vista da fuori ha dell’assurdo: benché il nostro sia l’unico paese con più architetti in Europa e forse nel mondo, ove la professione è ancora considerata quasi una vocazione, completa del miglior bagaglio storico, artistico e culturale, non si capisce perché quando ci si trova al punto, tutto questo non possa essere applicato nel mondo del lavoro di casa nostra.

    Oggi la figura dell’architetto è degradata a meri ruoli marginali, rispetto a quelli dei suoi colleghi ingegneri e geometri. E’ soggetta alle logiche politiche, economiche e delle lobbies di turno, intrappolata in un contesto professionale che blocca qualsiasi sviluppo, in un paese statico che si è adeguato al sistema delle costruzioni a buon mercato e del profitto a ogni costo. E pensare che questa figura professionale è l’unica che offre moltissime opportunità!

    l'Architetto di Mario Sironi

    L’Architetto di Mario Sironi, 1922

    I colleghi nordamericani spesso mi dicono: … Ma come… avete la preparazione migliore del mondo e non potete fare l’architetto come si deve nel vostro paese? Eppure ci sarebbero tante cose da fare lì da voi! E pensare che oltreoceano, l’architetto è considerato una semplice figura appartenente al mondo delle costruzioni, che spesso lavora manualmente in cantiere nella sua stessa impresa di costruzioni. Nessuna vocazione quindi, ma tanta professionalità pratica ed elevati guadagni.

    Insomma, l’architetto italiano deve obbligatoriamente scontrarsi con la dura realtà, peggiorata anche dalla crisi economica, ove luoghi comuni ritengono l’architetto ancora egocentrico, privo di capacità pratica e troppo costoso, giacché sono sempre di più i privati e gli enti pubblici che si rivolgono ai nostri concorrenti per spendere di meno. In realtà, siamo poi così costosi? Forse non come una volta. Infatti, la deregolamentazione della professione, con l’aggiunta di lauree brevi e i vari decreti che non obbligano più ad attenersi al minimo inderogabile della parcella, ha peggiorato le cose.

    Sono quei poveri architetti che - ancora carichi di quegli ideali appresi con fatica nei migliori atenei, con l’obiettivo di voler migliorare il mondo a tutti i costi - sono costretti con rassegnazione a dimezzare le parcelle, adeguarsi alle esigenze mediocri dei committenti privati e a quelle scadenti degli enti pubblici, a

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