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Episodio 4 - 17/2/2021

Episodio 4 - 17/2/2021

DaWhat's Up Tuscany


Episodio 4 - 17/2/2021

DaWhat's Up Tuscany

valutazioni:
Lunghezza:
6 minuti
Pubblicato:
17 feb 2021
Formato:
Episodio podcast

Descrizione

Buongiorno, buon pomeriggio o buonasera, ovunque voi siate, comunque ci ascoltiate, benvenuti ad una nuova puntata di What’s Up Tuscany, il podcast quotidiano dell’Arno dove potrete trovare le notizie più interessanti, singolari o curiose di oggi, mercoledì 17 febbraio 2021, selezionate dalla nostra redazione. Se vi va, iscrivetevi e condividete questo podcast sui vostri profili social, sarebbe davvero un pensiero carino.Iniziamo con una notizia di cronaca arrivata nella tarda serata di ieri, che abbiamo letto, tra gli altri, sul Cuoio in Diretta. Poco dopo le 19 un forte boato ha spaventato gli abitanti di Ponticelli, frazione del comune pisano di Santa Maria a Monte. Quando qualcuno si è affacciato alla finestra, la sorpresa: la passerella pedonale su un canale collettore si era spezzata a metà, fino a raggiungere l’acqua. La cosa che ha davvero stupito tutti è che questa passerella non era nemmeno stata inaugurata, nonostante i lavori andassero avanti a pezzi e bocconi da anni. Nessun danno alle persone, visto che il cantiere era chiuso, ma forte imbarazzo per l’amministrazione comunale, che aveva già speso 250mila euro per questa opera pubblica. Il sindaco Ilaria Parrella invita alla cautela ed annuncia una prossima inchiesta per accertare le cause del crollo ed eventuali responsabilità. Riflettori puntati, ovviamente, sulle ditte impegnate e sull’assessore ai lavori pubblici. Gli incidenti alle infrastrutture toscane, che certo non godono di ottima salute, purtroppo non sono eventi rari ma un ponte che si spezza a metà ancora prima di essere inaugurato non si era mai visto prima d’ora.Passiamo ora ad un corposo aggiornamento sulla storia che sta appassionando molti tra i nostri ascoltatori, l’Arsenio Lupin della Capraia. In serata, sul Tirreno, due interessanti approfondimenti su questo piccolo romanzo giallo davvero inconsueto che sta rapidamente valicando i confini della nostra regione. A parlare sono i residenti, con lo humour nero tipico di quelle parti. “Invece di fare il test anti-COVID, sarebbe stato meglio verificare se sanno scassinare le casseforti”, dicono molti allo sbarco della nave che collega l’isola con Livorno. L’amministrazione comunale ha infatti messo in piedi un sistema di controllo e schedatura dei nuovi arrivi, per evitare la diffusione del virus. Il ladro, però, sembra uno del posto, cosa che fa andare in bestia i locali. “Meglio che lo prendono i carabinieri, sennò gli facciamo come ai polpi. Gli giriamo la testa e lo buttiamo in mare”, dice un giovane tra il serio e il faceto. Il titolare del bar, la cui cassaforte con 60mila euro è stata svaligiata mercoledì scorso, è sconsolato. “Erano i risparmi di una vita”. Il vicino che abita al secondo piano dice di non aver sentito niente, nonostante fosse sveglio fino alle quattro di notte. Lupin colpisce sempre nella notte tra mercoledì e giovedì, forse per prendere la nave delle 5:45 ma molti non sono convinti. Troppe coincidenze, troppe cose che solo un locale potrebbe sapere. La casa del vicesindaco Fabio Mazzei è stata svaligiata a fine ottobre, proprio quando sia lui che i suoi vicini di casa erano assenti. Cinzia Giusti, la prima vittima del cosiddetto “Giuda-Lupin” non ha dubbi: “il responsabile è uno di noi. Quando feci i nomi, a suo tempo, successe un putiferio. Mi faccia stare zitta”. Lo scorso 18 dicembre 2018 la signora Cinzia fece la solita passeggiata mattutina col suo cane, 20 minuti come al solito, fino al castello e ritorno. Venti minuti che bastarono ai ladri per rimuovere un beauty case dove aveva riposto soldi e gioielli prima di partire per andare dalla figlia a Bologna. Come al solito li avrebbe consegnati ai Carabinieri ma una volta tornata il beauty era vuoto. Oggetti e contanti per un valore di 150mila euro, le fedi nuziali, le medaglie del padre generale, i ricordi di una vita. Quel giorno nell’isola c’erano solo sessanta persone. “Questo ti porta a dubitare di tutti, a perdere delle amicizie, come è successo a me. Per due anni
Pubblicato:
17 feb 2021
Formato:
Episodio podcast

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Ogni venerdì il podcast dell'Arno vi racconta la nostra regione una storia alla volta, andando oltre le prime pagine, più in profondità. Forse non saranno le notizie più importanti ma quelle che ci aiutano a vedere la realtà attraverso una lente diversa, parlando con persone che possano aiutarci a capire meglio cosa renda questo territorio unico.Uno sguardo sulla Toscana dedicato a chi ci vive, a chi vive lontano e a tutti quelli che amano questa straordinaria, contraddittoria regione.Condotto da Luca Bocci e disponibile ogni venerdì alle 12