LA NAUTICA DI LUSSO NON CONOSCE CRISI
quello della nautica italiana che ha egregiamente superato la fase più difficile dell’emergenza sanitaria, anche grazie alle specificità del settore, legate al tipo di prodotto, ai tempi di progettazione, produzione e varo delle imbarcazioni. Non che sia tutto rose e fiori, certamente. Molti cantieri hanno risentito pesantemente della crisi, ma si tratta essenzialmente o di realtà già in difficoltà in epoca pre-Covid oppure dedicate ad un prodotto di gamma media. Quello che si può identificare come alto di gamma o lusso non ha subìto ripercussioni se non ritardi nella consegna agli armatori. La media del lockdown in Italia per la cantieristica nautica è stato tra le 5 e le 8 settimane e ha comportato uno slittamento delle consegne di circa due mesi. A complicare la situazione anche il fatto che la filiera è internazionale e dunque le chiusure a scacchiera in Europa e nel mondo hanno comportato un ulteriore allungamento dei tempi. “Questo – spiega a Fortune Italia Fabio Planamente, presidente Vela di Confindustria Nautica e Ceo dei Cantieri del Pardo - sta rallentando la
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