L’ultimo giorno del Presidente KENNEDY
22 11 63: una data indimenticabile e terribile per l’America e per il mondo, un giorno che cambia per sempre la storia della modernità, spegnendo l’ottimismo, la speranza, e quello che sembrava l’inizio di una nuova era di prosperità e di pace.
Siamo a Dallas, in Texas. Sono le ore 12 e 30. Il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy è arrivato da una manciata di minuti a bordo dell’Air Force One, e sta sfilando per le strade della città. È una giornata limpida e tiepida, annunciata al mattino da poche gocce di pioggia subito scomparse. Insieme al presidente Kennedy, nell’imponente limousine Lincoln Continental del 1961 la cui immagine diventerà di lì a poco tristemente famosa in tutto il mondo, c’è la moglie Jacqueline Kennedy, detta Jackie, ammiratissima ed elegantissima nel suo tailleur Chanel rosa cipria con cappellino coordinato. Davanti ai coniugi Kennedy, seduti sui sedili posteriori, ci sono il governatore del Texas, John Connally, e la moglie Nellie. In prima fila, l’agente Bill Greer, alla guida, e l’agente Roy Kellerman.
Il corteo presidenziale è lungo e articolato, il servizio di sicurezza tra i più
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