MARILYN deve morire
‘È legittimo il dubbio che per via della stretta relazione con i Kennedy Marilyn potesse essere stata messa a tacere perché a conoscenza di qualche segreto’
arilyn Monroe non ha bisogno di presentazioni. Tutti la conoscono e sono consapevoli dell’importanza iconografica avuta nel corso della sua breve vita, dal momento che la giovane attrice morì a soli 36 anni. Proprio in relazione alla sua morte si addensano oscure nubi, poiché la versione ufficiale secondo cui sarebbe morta nella tarda sera del 4 agosto 1962 per una dose letale di pentobarbital e idrato di cloralio pare una spiegazione di comodo utilizzata, come spesso capita, per nascondere una realtà molto più complessa e sfaccettata. Marilyn si trovava nella sua casa di Brentwood insieme alla governante Eunice Murray che le faceva compagnia anche di notte. La signora alle 3 di mattina di domenica 5 agosto si accorse che Marilyn si era chiusa in camera e non rispondeva. La governante avvertì allora il medico curante della Monroe, il quale sarebbe giunto subito dopo nell’abitazione e, spaccando un vetro per entrare nella camera da letto, trovò la giovane donna morta. Il coroner, giunto poco dopo, affermò che si trattava di un probabile suicidio, ipotesi che confermò dopo le dovute analisi. Non c’era bisogno di Sherlock Holmes per dare adito al legittimo dubbio che, per via della stretta relazione con il presidente John Fitzgerald Kennedy e suo fratello Bob, Marilyn potesse essere stata messa a
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