La ricerca della felicità
vigne e pensieri. Terra di testarde attese e di cuori resilienti. La viticoltura nella provincia di Salerno, la seconda più vasta della Campania e una delle dieci più estese d’Italia, è un viaggio intergalattico nell’universo del vino. Un mondo intriso di sfaccettature, differenze ampelografiche e pedoclimatiche, di mani e sorrisi, linguaggi, metodi e culture contadine che con vigore si sono finalmente riappropriati della propria terra. Sono circa 60 i comuni della provincia di Salerno interessati dalla produzione del , Denominazione di Origine Controllata riconosciuta e all’insenatura che collega , zona in cui dialogano atmosfere mediterranee e appenniniche. Il versante ovest si affaccia sul mar Tirreno, mentre le colline di Castel San Lorenzo, che costituiscono una Dop distinta, la catena montuosa degli Alburni e i rilievi della Basilicata che guardano al e alla piana di delimitano l’interno. La maggior parte delle viti si trovano nel quadrante nord-ovest della denominazione, tra i territori di . In questa zona si sente il mare, il sole e le giaciture argillose e sabbiose: le vigne, che si trovano a pochi metri dalle spiagge, si arrampicano fino ai 200-250 metri di altitudine.
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