NON ENTRATE IN QUELL’HOTEL
ivenuto monumento storico-culturale nel 2017 per volontà del consiglio comunale di Los Angeles, il Cecil Hotel rappresenta il luogo per eccellenza delle morti misteriose. Incidenti, suicidi o omicidi che fossero, parliamo quantomeno di 16 cadaveri. Con il declino dell’area in cui si trova l’albergo, i suicidi e altre morti violente nei locali diventarono più frequenti, anche se il primo suicidio documentato al Cecil era stato segnalato già nel 1931, quando un ospite era morto nella sua stanza dopo aver ingerito capsule di: una di esse atterrò su un pedone; morirono entrambi sul colpo. Poiché non c’erano testimoni, la polizia inizialmente pensò che si fossero suicidati insieme, poi si rese conto dello sfortunato caso di omicidio-suicidio. Nel 1964, un impiegato dell’hotel scoprì un’operatrice telefonica pensionata morta nella sua stanza. Era stata violentata, accoltellata e picchiata, e la stanza saccheggiata. Alcune ore dopo il suo omicidio, fu arrestato e accusato un uomo imbrattato di sangue, che in seguito però venne scagionato. L’omicidio rimane irrisolto. Nel 1975, una giovane donna ancora non identificata saltò dalla sua finestra al dodicesimo piano sul tetto del secondo piano del Cecil.
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