La mobilità post lockdown
e le modalità di spostamento e di viaggio cambieranno in maniera strutturale e permanente, che il post-Covid della mobilità degli italiani sarà assai diverso dal pre-Covid, quasi tutti concordano. Il coronavirus segna una cesura profonda con il periodo precedente, una cesura che interessa ogni aspetto della nostra vita e, di conseguenza, si riflette sul nostro modo di muoverci. Smart working, teledidattica, conferenze a distanza, servizi online della Pubblica amministrazione, in breve la forte accelerazione della digitalizzazione della nostra società, avranno un impatto durevole, sono qui per restare. Qualcuno scommette, invece, che, finalmente liberi, torneremo come prima a spostarci e a viaggiare. È sul come cambierà, cosa resterà una volta che la mareggiata violenta che ha travolto la nostra organizzazione sociale si sarà ritirata, quale panorama si presenterà ai nostri occhi, che le opinioni divergono e risultano distanti, persino opposte tra loro. Come si è toccato con mano nelle tre ore di discussione al Cnel, dove l’Isfort, l’Istituto di ricerche sui Trasporti, ha presentato il suo
Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.
Inizia i tuoi 30 giorni gratuiti