Occhio a zoppia e problemi articolari
Medico Veterinario libero professionista, Roma
L’agilità e la potenza muscolare dei felini riescono il più delle volte a mascherare molto bene il problema, ma non è così raro che qualche proprietario particolarmente attento riferisca al veterinario che il gatto. La malattia articolare può essere degenerativa o infiammatoria; nei casi cronici le due componenti si sovrappongono. Tra le artropatie infiammatorie possiamo distinguere quelle infettive (batteriche, virali o altro), rare, e quelle non infettive, per lo più immuno-mediate. La diagnosi si basa su anamnesi, esame clinico, radiografie, accertamenti di laboratorio (analisi del fluido sinoviale e del sangue) e, nelle forme secondarie, sull’identificazione e lo studio della patologia sottostante. Parliamo ora di terapia. Negli ultimi anni sono state brevettate alcune molecole utilizzabili nei felini (Meloxicam, Robenacoxib e altre), tuttavia tali farmaci possono essere impiegati solo per periodi molto brevi, e ciò è un grave limite dal momento che le patologie articolari sono per lo più croniche. Il cortisone risulta, a tutt’oggi, il rimedio più impiegato; il gatto lo tollera meglio del cane, ma l’uso protratto può indurre problemi secondari (disturbi endocrino-metabolici), per cui spesso lo si impiega a cicli alternati a periodi di sospensione. Quando a essere malata è una sola articolazione si può utilizzare la terapia infiltrativa locale. Nelle artropatie secondarie (a malattie metaboliche, neoplasie, disendocrinie ecc….) è ovvio che per arrivare a una soluzione definitiva sarà necessaria la cura del problema sottostante.
Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.
Inizia i tuoi 30 giorni gratuiti