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Metodi naturali per curare allergie e intolleranze
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Metodi naturali per curare allergie e intolleranze
E-book220 pagine2 ore

Metodi naturali per curare allergie e intolleranze

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Info su questo ebook

Le allergie e le intolleranze non si limitano a esprimersi attraverso sintomi specifici, ma tendono anche ad aggravare malattie quali asma, eczema, artrite, sclerosi multipla e problemi autoimmuni. Frutto di approfondite ricerche scientifiche, Metodi naturali per curare allergie e intolleranze ci aiuta a capire meglio il meccanismo della sindrome allergica e a orientarci con maggior sicurezza nella giungla dei possibili trattamenti. Presentando soluzioni naturali adatte a ogni caso, ricco di consigli su alimentazione, stile di vita e integratori naturali, espone anche i test per valutare il grado di sensibilità a determinate allergie o intolleranze che sfuggono agli esami clinici. Allergia o intolleranza?Allergie, stress e disfunzioni organicheFitoterapia, aromaterapia, oligoterapia e altre soluzioni naturaliIntegratori: vitamine, minerali e amminoacidiIl ruolo dell'alimentazioneL'efficacia dei farmaci
LinguaItaliano
Data di uscita4 dic 2014
ISBN9788868200848
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    Anteprima del libro

    Metodi naturali per curare allergie e intolleranze - Mario Chaput

    variano.

    Capitolo uno

    ALLERGIA E FISIOLOGIA

    Per meglio capire l’allergia e la modalità d’azione degli integratori e delle terapie di questo libro, è necessario un breve riassunto delle conoscenze biologiche e del funzionamento del corpo umano (fisiologia). La maggior parte dei concetti sviluppati nel corso del libro viene presentata nei primi due capitoli. Una loro attenta lettura farà sì che il libro sia di facilissimo accesso anche ai lettori neofiti. Questi ultimi potranno se necessario fare riferimento al glossario, che costituisce un utile promemoria una volta conclusi i capitoli 1 e 2.

    È importante in primo luogo prendere in esame la cellula. Il corpo umano si compone di miliardi di cellule. Ciascuno dei tessuti che formano l’organismo ne è quindi costituito: cellule del tessuto digestivo, cellule del tessuto cutaneo (pelle), cellule del tessuto epatico (fegato) ecc.

    La cellula

    Una cellula è costituita da varie parti. Per semplificare il discorso diciamo che il nucleo della cellula è la parte contenente i programmi (informazioni genetiche) che permettono alla cellula di riprodursi. La membrana cellulare è una struttura che serve a stabilire i confini della cellula. Grazie a tale membrana, le sostanze nutritive necessarie ad alimentare la cellula vengono assorbite da quest’ultima, mentre i rifiuti e i messaggeri prodotti dall’attività cellulare sono espulsi. La membrana della cellula permette dunque gli scambi tra la stessa e i liquidi corporei (per esempio il sangue). Una cellula del pancreas può secernere al momento opportuno insulina nel sangue. L’insulina è un ormone o messaggero prodotto dalle cellule del pancreas per aiutare le altre cellule del corpo ad assorbire tramite la membrana lo zucchero necessario al loro sostentamento.

    Esempio di comunicazione cellulare

    Il sistema immunitario è costituito da cellule specializzate. L’insieme di queste cellule, che forma l’immunità, si occupa di identificare ed eliminare gli intrusi che minacciano la salute del corpo umano. Grazie alle cellule del sistema immunitario, batteri, parassiti, virus, muffe, cellule consunte e cellule divenute anomale vengono identificati e quindi eliminati. In assenza del sistema immunitario, questi intrusi potrebbero moltiplicarsi a piacimento e provocare rapidamente la nostra morte.

    L’allergia è una risposta inappropriata del sistema immunitario a una o più sostanze normalmente innocue per l’organismo umano. Sebbene il mio sistema immunitario debba immediatamente produrre e attivare cellule specifiche in presenza del virus dell’influenza nel corpo, non dovrebbe reagire in presenza di polline e proteine degli alimenti, ritenuti inoffensivi.

    Nell’individuo allergico vari fattori provocano squilibrio e ipersensibilità del sistema immunitario. Vediamo questi fattori più da vicino attraverso un viaggio nella terra del sistema immunitario.

    Gli anticorpi o immunoglobuline sono sostanze prodotte dal sistema immunitario allo scopo di identificare ed eliminare gli intrusi che minacciano la nostra salute. Nei vari tessuti è presente una categoria specifica di immunoglobuline (anticorpi). Gli anticorpi IgA sono principalmente presenti a livello di superfici, per esempio i tessuti digestivi e respiratori. Nelle mucose di questi tessuti le IgA permettono di riconoscere ed eliminare sostanze in grado di produrre allergie in seguito al loro assorbimento digestivo. Le IgA sono fondamentali per la comprensione del fenomeno delle allergie alimentari. Legandosi ai potenziali allergeni, le IgA ne favoriscono l’eliminazione ad opera del sistema immunitario prima dell’assorbimento digestivo, il che può condurre a determinate reazioni allergiche e persino, come spiegheremo in seguito, a patologie autoimmuni (artrite, sclerosi multipla, colite ulcerosa, sclerodermia ecc.).

    Segni e sintomi che possono essere associati a un terreno allergico e/o ipersensibile nell’adulto (secondo Marz, Crook, Rona e altri)

    •   Asma, problemi respiratori cronici

    •   Stanchezza cronica, fibromialgia

    •   Dolori articolari

    •   Malattia di Crohn

    •   Colite ulcerosa

    •   Dolori nella zona del fegato

    •   Stipsi

    •   Ulcere

    •   Presenza di muco nelle feci

    •   Incapacità di saltare un pasto

    •   Ipoglicemia

    •   Emicrania

    •   Eczema, psoriasi, acne

    •   Lupus eritematoso

    •   Sclerodermia

    •   Artrite

    •   Sclerosi multipla

    •   Ritenzione idrica

    •   Rapido aumento e calo di peso

    •   Occhi gonfi e cerchiati (occhiaie)

    •   Tromboflebiti, ipertensione

    •   Sindrome di Ménière

    •   Sintomi evidenti e accentuati durante il digiuno o quando si interrompe il consumo di certi alimenti

    •   Infezioni croniche (bronchiti, sinusiti, vaginiti ecc.)

    Le immunoglobuline o anticorpi IgE sono spesso chiamate in causa nell’allergia. Il loro aumento nel sangue può indicare un tentativo del sistema immunitario di adattarsi a una sostanza cui siamo allergici. Questo aumento viene pertanto considerato da parte della medicina ufficiale un indizio di terreno allergico. Le IgE sono presenti nel sangue e negli organi, in cui aumentano parallelamente all’istamina prodotta dalle cellule del nostro sistema immunitario (basofili e mastociti). Come ben si sa, l’istamina è uno dei messaggeri coinvolti nella comparsa dei sintomi della reazione allergica. Ci ritorneremo sopra.

    Gli anticorpi o immunoglobuline IgG sono presenti nel sangue e in certi nostri tessuti. Entrano in gioco nell’identificazione di sostanze alimentari cui reagiamo tramite risposta allergica, soprattutto di tipo ritardato o tardivo. Questi anticorpi IgG servono anche a identificare batteri e altri elementi da eliminare.

    Infine, le IgM sono anticorpi (immunoglobuline) principalmente presenti nel sangue, laddove facilitano l’identificazione degli antigeni e dei batteri. Gli antigeni sono elementi riconosciuti come estranei dal sistema immunitario. L’unione di un anticorpo e un antigene prende il nome di immunocomplesso. Per esempio, le molecole del polline respirate da una persona che ne è allergica vengono riconosciute dagli anticorpi del sistema immunitario come estranee. Gli anticorpi si legano a questo antigene (molecole del polline) e formano un immunocomplesso che dovrà in seguito essere eliminato da altre cellule del sistema immunitario, provocando i sintomi dell’allergia (naso che cola, occhi che prudono ecc.). L’allergia è dunque una risposta inappropriata e/o esagerata del sistema immunitario a una o più sostanze ritenute innocue, chiamate antigeni. Gli immunocomplessi formatisi dall’unione di antigeni e anticorpi possono andare oltre la nostra naturale capacità di detossificazione. Neu e Rasenberger ci spiegano che si accumulano nei tessuti, generando un punto di partenza per le malattie autoimmuni (artrite, asma, sclerosi multipla ecc.).

    L’immunocomplesso

    ,

    L’immunocomplesso va eliminato dalle cellule del sistema immunitario

    Alcune patologie che possono essere associate all’accumulo di immunocomplessi e/o al terreno allergico*

    •   Asma

    •   Psoriasi

    •   Lupus

    •   Colite ulcerosa

    •   Orticaria

    •   Bronchiti croniche

    •   Otiti croniche

    •   Schizofrenia

    •   Insonnia

    •   Gastriti

    •   Problemi cardiaci

    •   Fibromialgia

    •   Diabete di tipo 2

    •   Dermatite da contatto

    •   Congiuntivite

    •   Emicrania

    •   Eczema

    •   Artrite

    •   Sclerosi multipla

    •   Malattia di Crohn

    •   Shock anafilattico

    •   Sinusiti croniche

    •   Depressione

    •   Ansia, angoscia

    •   Squilibri nervosi

    •   Problemi circolatori

    •   Stanchezza cronica

    •   Squilibri della tiroide

    •   Neurite

    •   Dermatiti varie

    •   Cefalea

    •   Sindrome da permeabilità intestinale

    * Tratto da Rona, Philpott, Balch, Rueff, Murray, Pizzorno e Seignalet

    La gestione di un immunocomplesso (antigene legato a un anticorpo) da parte del sistema immunitario causa la produzione di radicali liberi. I radicali liberi sono sostanze prodotte dalle cellule del sistema immunitario nel tentativo di eliminare l’immunocomplesso. Il perossido d’idrogeno è un esempio di radicale libero prodotto dal nostro sistema immunitario. Conosciamo bene l’effetto disinfettante di questa sostanza, che funge anche da farmaco. Il sistema immunitario e i radicali liberi inducono essi stessi il rilascio di messaggeri che permettono di chiamare rinforzi, acuendo tuttavia in questo modo i sintomi dell’allergia. L’istamina, i leucotrieni infiammatori e le prostaglandine (PGE2) sono i principali messaggeri qui chiamati in causa.

    Potremmo equiparare i radicali liberi a scintille prodotte dal sistema immunitario (paragonabile al fuoco) nel tentativo di distruggere gli immunocomplessi. Questa situazione è normale e auspicabile. Tuttavia, una scintilla è potenzialmente pericolosa. Ecco perché davanti al caminetto collochiamo un parascintille. Gli antiossidanti (vitamina A, C ed E, selenio, cistina, bioflavonoidi, proantocianidine ecc.) sono molecole presenti in certi alimenti naturali e integratori di cui parleremo in seguito. Possiamo paragonare gli antiossidanti al parascintille del caminetto. Neutralizzando i radicali liberi una volta che questi hanno svolto la loro missione, gli antiossidanti impediscono che il sistema immunitario si spinga oltre il suo obiettivo, generando così un eccesso d’infiammazione e/o di reazioni allergiche. La scintilla deve appiccare il fuoco soltanto ai corpi antigenici e non alle cellule sane. Agli antiossidanti spetta quindi la responsabilità di neutralizzare i radicali liberi dopo che questi hanno compiuto il loro lavoro.

    Ricapitoliamo

    Immunocomplesso (antigene + anticorpo)

    Incontra le cellule del sistema immunitario che hanno il compito di eliminarlo

    Produzione di radicali liberi e rilascio di messaggeri dell’allergia (leucotrieni infiammatori, istamina, prostaglandine PGE2)

    Sintomi dell’allergia

    Gli studi di Laborit, Murray, Pizzorno, Willard, Krohn, Galland e altri ci permettono di mettere ulteriormente in luce i meccanismi cellulari che consentono la produzione di messaggeri dell’allergia. Attraverso una miglior comprensione dei meccanismi di produzione di questi messaggeri, possiamo modificare il nostro stile di vita, la nostra alimentazione e l’integrazione, così da minimizzare la formazione di immunocomplessi, messaggeri dell’allergia e radicali liberi.

    È ciò che dimostrerò nel corso di questo libro. Ora come ora, è importante riparlare della membrana cellulare. Ricordiamo che ciascuna cellula del corpo umano possiede una membrana che permette gli scambi tra quest’ultima e l’ambiente circostante. I radicali liberi provocano una produzione di acido arachidonico da parte delle membrane cellulari. L’acido grasso arachidonico secreto dalla membrana delle cellule permette nella fattispecie la fabbricazione di prostaglandine E2 e di leucotrieni infiammatori responsabili di certi sintomi allergici. Inoltre, i radicali liberi rendono fragili le membrane cellulari, alimentando così la secrezione d’istamina.

    Ricapitoliamo

    Radicali liberi

    Produzione di acido grasso arachidonico da parte delle membrane cellulari

    Aumento dei leucotrieni (infiammatori)

    Aumento delle prostaglandine (PGE2)

    Aumento dei sintomi allergici

    Di fatto, gli studi di Willard, Laborit, Murray, Rudin e altri ci permettono di mettere in luce altri fattori in grado di accrescere la produzione di PGE2 e di leucotrieni dall’acido arachidonico. L’alcol (in eccesso), il caffè (in eccesso), le sigarette, lo zucchero bianco (in eccesso), gli alimenti raffinati, gli oli vegetali idrogenati, gli acidi grassi saturi (contenuti nella carne rossa, nel maiale e nei latticini grassi) arrivano persino ad alimentare la produzione di messaggeri dell’allergia dall’acido arachidonico delle membrane cellulari. Potremmo riassumere dicendo che questi elementi favoriscono il terreno allergico. Al contrario, secondo Seignalet, Rudin, Laborit e Kousmine, gli oli da prima spremitura a freddo consumati crudi (olio di lino, olio di enotera), gli oli di certi pesci (olio di tonno, olio di salmone), gli alimenti non raffinati e biologici (coltivati senza prodotti chimici), un buon programma di gestione dello stress, il consumo di tonno e salmone freschi ecc. favoriscono una diminuzione della produzione di messaggeri dell’allergia dall’acido arachidonico. Questi elementi ricchi di vitamine, minerali, enzimi, antiossidanti e grassi buoni stabilizzano le membrane delle nostre cellule.

    Non dimentichiamo l’istamina, di certo il messaggero dell’allergia più noto. Chi infatti non ha mai sentito parlare di antistaminici, farmaci destinati a bloccare gli effetti di questo messaggero, coinvolto nei sintomi dell’allergia? Cionondimeno, come cita Passwater, l’istamina non è l’unico messaggero prodotto dal sistema immunitario a essere chiamato in causa nelle allergie; tante persone allergiche si vedono del resto prescrivere cortisone. Il cortisone è un farmaco che, ad alte dosi, paralizza la fabbricazione dei messaggeri dell’allergia nel loro insieme.

    Fabbricazione di alcuni messaggeri dell’allergia

    Stress, alcol, caffè, sigarette, grassi saturi, grassi idrogenati, zucchero

    Aumentano lo squilibrio del sistema immunitario

    Aumentano il numero di radicali liberi prodotti

    Aumentano la secrezione di acido arachidonico

    Aumento di PGE2, leucotrieni (infiammatori) e istamina

    Aumento dei sintomi allergici Gestione dello stress Corretta alimentazione Buono stile di vita Consumo di grassi buoni (lino, salmone, tonno, enotera non idrogenati)

    Riduzione dello squilibrio del sistema immunitario

    Riduzione del numero di radicali liberi prodotti

    Riduzione della secrezione di acido arachidonico

    Riduzione di PGE2, leucotrieni (infiammatori) e istamina

    Nei prossimi capitoli ci ritorneremo sopra in maggior dettaglio, discutendo questi farmaci, i loro effetti collaterali e le alternative naturali. Qui aggiungiamo soltanto che, secondo Douart e Rueff, i fattori menzionati nella fabbricazione di leucotrieni infiammatori e di PGE2 entrano anch’essi in gioco nell’eccessiva secrezione d’istamina da parte delle cellule del sistema immunitario di chi è allergico.

    Secrezione d’istamina da parte del sistema immunitario

    Stress, alcol, caffè, sigarette, grassi saturi, grassi idrogenati, zucchero

    Fragilità delle membrane di certe cellule del sistema immunitario

    Aumento dell’istamina prodotta

    Aumento dei sintomi allergici Gestione dello stress Corretta alimentazione Buono stile di vita Consumo di grassi buoni (lino, salmone, tonno, enotera non idrogenati)

    Aumento della qualità delle membrane cellulari nel sistema immunitario

    Diminuzione dell’istamina prodotta

    Diminuzione dell’allergia

    Riassumiamo ancora. Gli anticorpi del nostro sistema immunitario pattugliano il corpo e identificano gli antigeni. Legandosi a questi antigeni, formano immunocomplessi. In questo modo,

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