VELISTICHE ELUCUBRAZIONI
Lettore: Gentile Direttore, a differenza delle barche a vela da regata, costruite per sfruttare ogni centimetro quadrato della velatura, ogni chilogrammo in meno di peso, ogni corrente marina, ogni minima bava di vento pur di essere veloci, quelle da crociera mirano a una buona stabilità congiunta alla comodità per l’equipaggio, a una facilità di manovra delle attrezzature e, non essendo barche da specialisti, non devono per forza essere superveloci, ma devono garantire ai crocieristi il più alto grado di sicurezza possibile.
Corbò: Sono assolutamente d’accordo.
Ed è in base a queste necessità della vela da crociera che suggerirei ai costruttori alcune variazioni al piano velico e alle strutture delle suddette barche. La mia convinzione nell’esporre le seguenti ipotesi trova fondamento in un principio di idrodinamica relativo alla struttura delle imbarcazioni dislocanti da crociera e a una teoria sul vento tutta mia. A) uno scafo dislocante ha la
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