Il BUNKER infestato
Nei campi delle Fiandre soffiano i papaveri, tra le croci, riga su riga, che segnano il nostro posto, e nel cielo…». Queste parole poetiche dedicate a suo tempo da un soldato all’amico morto in guerra, Per la precisione siamo a nord della cittadina belga di Ypres; qui c’è un luogo chiamato Essex Farm. Comprende una serie di bunker, oggi ricoperti di cemento, risalenti alla Prima Guerra Mondiale e adibiti a ospedale, che riportano ancora i segni dei proiettili sui muri – la prova evidente degli attacchi tedeschi a questa struttura –. All’epoca erano costituiti da tetti in legno, pavimenti di paglia e barriere di sabbia. Avevano inoltre soffitti bassi e semplici aperture quadrate come porte. Oggi non solo le mura parlano tacitamente delle vicende consumate in questi bunker, ma pare che ci sia lo spirito vagante di chi ne ha scritto la storia. Infatti, proprio i due amici Helmer e McCrae–quest’ultimo morto a seguito di una polmonite – sono stati visti vagare per queste casematte: insieme nella morte come nella vita. Sono stati sentiti anche degli spari e delle voci. Perché le loro anime infestino i bunker è ignoto, ma la cosa è certamente coerente con l’ultima strofa della poesia: «… Non dormiremo, anche se crescono i papaveri, nei campi delle Fiandre, nei campi delle Fiandre».
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