Brachicefali, che respiro rumoroso…
a sindrome delle vie aeree è un problema spesso grave che colpisce . Sono tutti simpatici botoli con un respiro rumoroso al punto che il proprietario descrive Fido come se russasse da vecchio ubriaco. La malattia consiste in una “sproporzione” tra il diametro del Tutti fattori che rendono il respiro di questi pazienti alterato, rumoroso, tanto da non riuscire facilmente a capire, visitandoli, se ci si trovi di fronte a uno stato fisiologico o se sia iniziata una malattia infiammatoria. Non è raro che il proprietario porti il cane dal veterinario quando la situazione clinica è già molto grave. Succede, infatti, che anche con una tosse banale, lo sforzo stesso crei un edema delle vie aeree che può provocarne la chiusura completa. Le alterazioni anatomofisiologiche più frequenti sono: narici strette, velo palatino in eccesso, stenosi e/o paralisi laringea, ipoplasia e/o collasso tracheale. Alcune di queste anomalie possono coesistere. La diagnosi precisa e la stadiazione di queste problematiche si fa mediante esame endoscopico (in anestesia) durante il quale, di routine, si valuta anche la parete del primo tratto dell’apparato digerente; questo perché nelle razze brachicefaliche molto spesso la patologia delle prime vie aeree si abbina a problematiche a carico di stomaco e duodeno. La terapia medica? Di questi interventi, i primi due sono semplici, gli altri sono da riservare esclusivamente ai casi più gravi.
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