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Malattie della tiroide. Stile di vita ed Alimentazione.
Malattie della tiroide. Stile di vita ed Alimentazione.
Malattie della tiroide. Stile di vita ed Alimentazione.
E-book150 pagine1 ora

Malattie della tiroide. Stile di vita ed Alimentazione.

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Info su questo ebook

Il libro orienta per lo stile di vita alimentare in corso di patologia tiroidea, ricordando che l'alimentazione gioca un ruolo cruciale nella cura di queste malattie. L'orientamento nasce dalle ricerche condotte in ambito specifico e correlandole con la dieta ABO o del gruppo sanguigno con i dovuti adattamenti. 


L'Autore
Alberto Cataldi nato nel 1965, medico-chirurgo. 
LinguaItaliano
Data di uscita19 mar 2017
ISBN9788826040295
Malattie della tiroide. Stile di vita ed Alimentazione.

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    Anteprima del libro

    Malattie della tiroide. Stile di vita ed Alimentazione. - Alberto Cataldi

    Note

    Anatomia, fisiologia ed embriologia

    Introduzione

    La tiroide è la prima ghiandola del corpo umano insieme con la pineale ad affascinarmi durante gli studi di medicina. I colleghi di corso si soffermavano sulla terapia della tiroide, quasi a rendere ridicola la sua posizione del collo, la sua origine, etc. Ma la domanda che mi ponevo era? Ora che le persone si alimentano con supplemetazioni di iodio, cosa fa ammalare la tiroide, è solo la carenza di questo metallo pesante o c'è molto di più?

    Pensate che la caratteristica principale che tutti citano della tiroide è quella di regolare il metabolismo basale. Va bene ma cosa intendiamo per metabolismo basale? L'energia minima per far funzionare il corpo umano oppure il minimo di energia che il corpo utilizza per evitare di spegnere i sistemi biologici ed evitare il raffreddamento?

    Mi esprimo meglio, la tiroide è un regolatore del calore corporeo oppure un regolatore della riparazione cellulare o cos'altro? In questo libro cercheremo di svelare i trucchi che la scienza ha rivelato riguardo la tiroide e come questi ci possono aiutare per alimentarci meglio seguendo l'immunologia del gruppo sanguigno.

    La domanda successiva sarebbe esiste una correlazione tra malattie della tiroide e gruppi sanguigni?

    Iniziamo dall'ovvio e finiremo a capire lal corretta alimentazione. Alla base di tutto c'è un corpo che lavora in economia, con il maggior comfort e nel maggior equilibrio possibile.

    L'equilibrio dei sistemi biologici che seguono orologi circardiani si chiama omeostasi di sistema.

    Spero che tutto questo vi possa aiutare a stare meglio, come ha già aiutato tante persone.

    Buona lettura.

    Dr Alberto Cataldi

    Medico-Chirurgo

    Cenni di embriologia

    La tiroide è una ghiandola posta, in sede anteriore, alla base del collo a forma di farfalla che ha la funzione principale di regolare il metabolismo basale e l'utilizzo dei nutrienti (per esempio ottimizzare e permettere la crescita corporea, durante lo sviluppo), oltre a regolare l'equilibrio del calcio (rapporto paratormone e calcitonina) ed influenza tutti gli organi con diversa modalità. Inoltre molte funzioni sono tutt'ora in corso di studio.

    Voglio fare alcuni cenni di origine della tiroide, essa nasce alla base della lingua e durante la fase embriogenetica (fase di sviluppo embrionario) si porterà lentamente verso il collo al centro assumendo il caratteristico aspetto a farfalla. Una delle prime osservazioni che risaltano dallo sviluppo che essa nasce da una zona della lingua dove si svilupperanno i recettori per il sapore amaro! Sarà una coincidenza che non ama gli zuccheri?

    La lingua partendo dalla regione anteriore dove si sviluppa il gusto del dolce, andando antero-posteriormente ai lati sviluppa rispettivamente i recettori del gusto salato, acido ed infine a tutto superficie alla base c'è l'amaro.

    Questo breve cenno deve far riflettere riguardiamo in questa fase di sviluppo embrionario le altre tasche da cui origineranno gli altri organi.

    Dalla prima tsca faringea si svilupperà la tuba di Eustachio e la cassa del timpano

    dalla seconda la tonsilla palatina

    dalla terza la componente epiteliale del timo che si porterà verso il torace dietro lo sterno e la porzione inferiore delle paratiroidi.

    La quarta tasca un po' in continuazione con la quinta tasca forma le paratiroidi superiori.

    La quinta tasca darà origine al corpo ultimo brachiale da cui si svilupperanno le cellule parafollicolari della tiroide.

    Le tasche sono distribuite nel primitivo cavo orali in questa disposizione dalla prima all'ultima in senso antero-posteriore e sono simmetriche.

    La prima osservazioni che le paratiroidi originano da due tasche differenti anche se vicine, allora se hanno la stessa funzione perchè la genetica di sviluppo si scomoda a creare due tasche vicine ma non confluenti?

    Inoltre perchè le cellule parafollicolari della tiroide originano dall'ultima tasca brachiale più vicina alle paratiroidi inferiori che non vi sia una correlazione tra le due? Allora le paratiroidi superiori a cosa servono?

    Solo la genetica di sviluppo ci fa capire tanti aspetti sulla correlazione alimentare e genesi degli organi e debolezze intrinseche degli stessi.

    Ovviamente un organo più si differenzia più perdera geni dell'organo primitivo di origine fino a raggiungere la massima espressione funzionale a parità di genetica d'origine. Non voglio tediarvi con ulteriori approfondimenti che lascio ai colleghi endocrinologi, ma questo vi fa capire quanto il nostro corpo è programmato a determinate funzioni ed a determinati alimenti.

    Le tonsille si esprimono in prossimità delle cellule del timo sarà una coincidenza che entrambe non amano determinati alimenti?

    Voglio ricordare per i non addetti ai lavori che le cellule parafollicolari e le paratiroidi sono organi addetti alla regolazione del metabolismo del calcio.

    Ma questo è un altro capitolo, adesso concentriamoci sulla tiroide.

    Cenni di Anatomia funzionale.

    La tiroide è una ghiandola endocrina (endo=dentro, crino=verso) in grado di sintetizzare due ormoni che ne caratterizzano la funzione: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3) che controllano numerose funzioni metaboliche, agiscono sullo sviluppo del sistema nervoso centrale nel soggetto in crescita e consentono l‟accrescimento dell'organismo durante la fase di crescita, dunque è un sistema che dice alle cellule produco calore, miglioro la tua biochimica e ti do le possibilità di far cresce le cellule del corpo, dunque potremmo dire che è una ghiandola a favore della crescita cellulare.

    Ricordo che gli enzimi per funzionare hanno bisogno di una temperatura ottimale, certi se la temperatura è troppo bassa, non lavorano, altri se troppo alta eccedono nella funzione fino a danneggiarsi.

    La tiroide è costituita da due lobi connessi da un istmo ed è situata nel collo tra il secondo e il terzo anello tracheale, posteriormente ai muscoli sternoioideo e sternotiroideo, e inferiormente alla cartilagine tiroidea. Praticamene in sede anteriore nel collo verso la piega dello stesso sul torace. Infatti quando la tiroide si ammala si può estendere facilmente nella cavità toracica (gozzo tiroideo intratoracico). Dunque è in un posto strateggico che risente delle variazioni respiratorie, cardiache e termiche ed anche deglutizionali e fonatorie.

    Questo fa capire che non si trova li per caso, infatti durante lo sviluppo embrigenetico nasce dalla base della lingua e si porta verso il collo.

    Essa è affiancata dai vasi venosi giugulari interne e dalle arterie carotidee. Probabilmente la sua presenza nel collo e non in cavità riscaldate del corpo, presume un maggior controllo della stessa, ed implica indirettamente che deve stare scoperta, ovvero non protetta da sciarpe o similari.

    La vascolarizzazione è sostenuta dalle arterie tiroidee superiori ed inferiori originate dalla carotide interna e dalla succlavia, mentre il drenaggio venoso avviene attraverso le vene giugulari interne e succlavie. Ogni organo del corpo presente una vascolarizzazione arteriosa attraverso la quale giungono i nutrimenti e l'ossigeno ed una vascolarizzazione di drenaggio degli scarti metabolici e dell'anidride carbonica, o venosa. Inoltre è presente un sistema linfatico che drena l'eccesso di liquidi interstiziali per mantenere la ghiandola con un livello ottimale di liquido interstiziale (liquido tra i follicoli tiroidei in questo caso).

    Entrambe le branche del sistema nervoso autonomo, ortosimpatica e parasimpatica, innervano la tiroide mediante terminazioni nervose distribuite sulle pareti vasali.

    Esse mediano la risposta autonomica, stimoli involontari del sistema nervoso centrale che garantiscono le reazioni di difesa ad esempio.

    Una sottile capsula fibrosa ricca di fibre elastiche riveste la tiroide e la suddivide in lobuli di dimensioni irregolari a loro volta costituti da follicoli, strutture sferoidali di dimensioni variabili. Dunque la tiroide è una struttura che si adatta alle variazioni funzionali come altri organi, ma in questo caso maggiormente, come iniziate a comprendere.

    I follicoli rappresentano l'unità funzionale della tiroide e sono formati da un mono strato di tireociti (o cellule follicolari) che delimitano una cavità centrale. Il lume follicolare contiene una sostanza gelatinosa, la colloide, che è costituita principalmente da tireoglobulina secreta dalle cellule tiroidee (tirociti).

    La tireoglobulina è una glicoproteina (Qualsiasi proteina alla cui struttura polipeptidica è unito un residuo glicolico. Il tratto glicolitico si chiama glicano e viene unito alla proteina da un processo di glicosilazione enzimatico intracellulare o spontanea in determinate condizioni di presenza di zuccheri, come ad esempio nel diabete. A tal punto voglio ricordare che altre glicoproteine sono gli anticorpi, che servono per difenderci, il tessuto connettivo che sostiene la nostra struttura ed altre).

    La tireoglobulina viene codificata dal cromosoma 8. Essa è la componente fondamentale della colloide follicolare.

    Essa viene utilizzata prevalentemente per la produzione dei due ormoni T3 e T4 attraverso l'azione enzimatica e la fagocitosi (vuol dire che la cellula riassorbe mangiando la molecola e con specifiche proteine enzimatiche la degrada dando origine agli ormoni

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