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Il Tuina: La più antica arte manipolativa dei tessuti biologici per il raggiungimento dello stato di buona salute psico-fisica
Il Tuina: La più antica arte manipolativa dei tessuti biologici per il raggiungimento dello stato di buona salute psico-fisica
Il Tuina: La più antica arte manipolativa dei tessuti biologici per il raggiungimento dello stato di buona salute psico-fisica
E-book434 pagine3 ore

Il Tuina: La più antica arte manipolativa dei tessuti biologici per il raggiungimento dello stato di buona salute psico-fisica

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Info su questo ebook

La fisiologia umana vive di fenomeni dialettici e complementari come il simpatico e il parasimpatico, il ritmo cardiaco, il respiro, la dialettica Na+ e K+.
L’equilibrio acido-base, le ossidoriduzioni, contrazione e rilasciamento, veglia –sonno, peristalsi, feedback endocrino (FT3, FT4, TSH –ipofisi), nulla in natura e solo simpatico o acido o contratto per cui nulla è solo yang o solo yin.
Altro aspetto da considerare e che una cellula epatica o di leydig o un neurone possono riprodursi in vitro ma non formeranno mai un fegato, un testicolo o il sistema nervoso centrale, eppure c’è CO2, ATP, H+ ma nella provetta manca il campo di coerenza (connessione in ogni sua parte senza contraddizioni) che c’è nel corpo vivente, questo campo è energetico.
La dimostrazione che lo yin crea lo yang l’abbiamo ogni mattina, all’alba, il sole può irradiare luce e calore (yang) solo in ragione della sua densità e pressione (yin) della sua massa.
LinguaItaliano
Data di uscita19 ott 2022
ISBN9788869829765
Il Tuina: La più antica arte manipolativa dei tessuti biologici per il raggiungimento dello stato di buona salute psico-fisica

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    Anteprima del libro

    Il Tuina - Giovanni Trimboli

    INTRODUZIONE

    Il tuina è una storia millenaria riportata nei testi originari della medicina tradizionale cinese, si pensa che sia la tecnica terapeutica più antica in assoluto e la si data in periodi in cui ancora la scrittura non era sviluppata.

    Si sviluppò da attività lavorative e cominciarono a praticarla uomini che vivevano nelle grotte, sulle montagne in condizioni primitive, uomini che furono definiti sciamani.

    In tali condizioni ambientali era facile ferirsi, specie durante la caccia, o andare incontro a problemi articolari da aggressione vento-umidità, erano questi i motivi principali per i quali l’uomo primitivo incominciò a strofinarsi i tessuti corporei al fine di produrre calore e di diminuire l’intensità del dolore articolare.

    Si riporta che nel periodo arcaico SHANG GU, non ancora tramandato da documenti storici, esisteva un personaggio, una specie di guaritore, dal quale andavano le persone del tempo per farsi curare col massaggio, si pensa che in questo periodo va localizzata la nascita del massaggio tradizionale cinese, anche se la documentazione reale viene, ovviamente, prodotta alla nascita della scrittura.

    In epoca SUI (581- 618 d.C.), momento di grande sviluppo della civiltà cinese, le tecniche del massaggio ebbero un enorme sviluppo; fu redatta una miscellanea chiamata TANG SHUI BAI GUAN ZHI in cui furono elencate le categorie del massaggio, insomma un protocollo; e quando l’Imperatore si ammalava il primo intervento non era farmacologico ma massoterapico e il medico che riusciva, per la sua capacità, ad entrare a corte diventava più importante del ministro della sanità.

    Il massaggio Tuina è fondamento della MTC (Medicina Tradizionale Cinese) insieme all’agopuntura, la moxibustione, la coppettazione, la fitoterapia e le ginnastiche energetiche (Scuola interna - Neidan - come il Qi Gong, Scuola esterna - Weidan - come il tai chi chuan).

    Un medico in Cina, quando utilizza l’antica Medicina, fa uso in modo appropriato di tutte queste strategie terapeutiche.

    Alcune di queste metodiche sono più utilizzate nella parte Nord del paese in quanto riscaldano conservando il calore all’interno del corpo, altre sono maggiormente utilizzate al Sud in quanto disperdono il calore rinfrescando l’organismo.

    Il massaggio, chiamato Tuina è utilizzato sempre in quanto ha capacità di riscaldare, rinfrescare, armonizzare creando un equilibrio energetico che si trasmette anche alla sfera psichico-emotiva.

    Il tuina è il massaggio più antico che abbia realmente proposto un indirizzo terapeutico con la medesima diagnosi/valutazione dell’agopuntura; in tempi più remoti il massaggio, in Cina, era chiamato Anmo con valenza esclusivamente di benessere generale, in seguito, dal periodo Imperiale a dopo la rivoluzione culturale, crebbe progressivamente l’interesse per questa metodica della salute, fino ad aprire delle Scuole di formazione c/o le Università cinesi.

    Il tuina è oggi utilizzato nella prevenzione (caratteristica fondamentale della MTC) e nella cura delle disfunzioni degli organi e degli apparati; principio base è riequilibrare l’energia che il nostro organismo utilizza quotidianamente per confrontarsi con l’ambiente esterno (metabolismi) cercando, inoltre, di non disperdere l’energia Ancestrale (caratteri ereditari-DNA) trasmessaci dai nostri genitori come patrimonio per il mantenimento della buona salute fino alla vecchiaia.

    Il Massaggio tradizionale Cinese consta di manovre (Fa), manipolazioni (Ban Fa) e tecniche di mobilizzazione articolari (Yao Fa) con il fine di far circolare correttamente l’Energia sbloccandola dai siti dove ristagna, promuovendo un flusso di sangue corretto e siccome, secondo la MTC, il sangue (xue’) risiede soprattutto nel fegato che è l’organo che armonizza i sentimenti, e normale che il riequilibrio organico interessi anche la psiche.

    Capitolo 1 - EFFETTI DEL TUINA

    EFFETTI MECCANICI

    Le varie manovre di esecuzione del massaggio producono effetti meccanici sui tessuti, questi variano a seconda di come le manovre sono eseguite. Possiamo quindi dire che, in generale, l'effetto primario del massaggio è fornire una stimolazione meccanica ai tessuti mediante una pressione ed uno stiramento esercitati ritmicamente.

    La pressione comprime i tessuti e torce i plessi formati dalle terminazioni nervose dei recettori.

    Lo stiramento apporta tensione sui tessuti e torce i plessi formati dalle terminazioni nervose dei recettori.

    Queste due forze insieme dilatano i vasi sanguigni e gli spazi dei vasi linfatici, andando ad interessare la circolazione capillare, venosa arteriosa e linfatica, stimolando quindi una quantità di recettori, sia superficiali sia profondi, nella cute, nei muscoli e nei tendini, nei legamenti e nelle capsule articolari ed in molti degli organi più profondi del corpo.

    Allo stesso tempo, così facendo, drenano i tessuti superficiali e profondi e possono agevolare l'espulsione del muco.

    L’azione puramente meccanica del massaggio ha quindi la capacità provocare il movimento di varie sostanze fisiologiche: linfa, sangue venoso, secrezioni polmonari, edemi, contenuti intestinali, contenuto degli ematomi, e allo stesso tempo può mobilizzare: aderenze, fibre muscolari, tendini, tessuto cicatriziale, cute e sottocute.

    EFFETTI FISIOLOGICI

    L'azione meccanica del massaggio dà origine ad importanti effetti fisiologici a diversi livelli.

    Effetti sul flusso sanguigno e linfatico.

    Da innumerevoli studi ed esperimenti di laboratorio su animali, è stato possibile dimostrare ciò che intuitivamente è facilmente deducibile: il massaggio, soprattutto quello profondo, ha un'azione di rilievo sui vasi sanguigni e linfatici. Pertanto possiamo comprendere che un massaggio energico e stimolante possa indurre un significativo aumento della circolazione su tutta la zona trattata.

    Il massaggio può provocare un aumento di flusso sanguigno sia meccanicamente, attraverso un’azione di spremitura dei vasi, sia per azione riflessa neurovegetativa. Durante il massaggio il volume di sangue circolante nella zona trattata rimane costante, mentre è la sua velocità di flusso che subisce un incremento e di conseguenza la quantità di sangue fresco circolante, a causa dell'azione di svuotamento indotto sui vasi dal massaggio.

    Diversamente l'effetto riflesso di uno sfioramento leggero aiuta a migliorare la circolazione cutanea, favorendo lo scambio di fluidi nei tessuti, migliorandone la nutrizione e favorendo la rimozione dei residui dell'affaticamento o di eventuali infiammazioni.

    Il massaggio profondo, oltre ad incrementare il flusso sanguigno localmente, provoca anche altri effetti sistemici, come la diminuzione della pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.

    Sul sistema linfatico, che non ha circolazione autonoma, ma dipende da fattori esterni, come ad esempio l'azione meccanica della contrazione muscolare o la forza di gravità o il movimento passivo, anche il massaggio può favorirne il flusso.

    Nel trattamento di patologie infiammatorie croniche, in cui sicuramente si produce una fibrosi, se linfa e fluidi ristagnano nella zona affetta, il massaggio in direzione del flusso linfatico è il mezzo artificiale elettivo per spingere i fluidi extravascolari nelle vie linfatiche e indirizzare la linfa verso il flusso sanguigno, contrastando pertanto l'evoluzione della fibrosi tessutale.

    EFFETTI SUL SANGUE

    A livello del sangue il massaggio provoca un aumento dei globuli rossi circolanti, dell'emoglobina e quindi dell'ossigeno che arriva ai tessuti.

    Un massaggio su tutto il corpo induce un aumento della serotonina, della transaminasi glutamico-ossalacetica, della creatin-fosfochinasi e della lattico-deidrogenasi.

    In generale il massaggio ha inoltre un effetto fluidificante sul sangue, che, considerato l’aumento della circolazione e del trasporto di sostanze nutritive e all'aumento dell'ossigeno circolante, promuove un rilevante aumento della nutrizione complessiva dei tessuti corporei.

    EFFETTI SUL METABOLISMO

    e sui processi di guarigione

    Prendendo in analisi il livello metabolico, il massaggio può incrementare l'emissione di urina, soprattutto a seguito di un massaggio addominale, e aumenta la velocità di escrezione dell'urea, del fosforo inorganico e del cloruro di sodio.

    Per quanto riguarda i processi rigenerativi di patologie locali acute e croniche, se si tiene presente che le sostanze funzionali, che inducono un effetto terapeutico arrivano sulla zona affetta attraverso la circolazione sanguigna, e che tutti i prodotti di degradazione vanno anche rimossi attraverso la circolazione sanguigna e linfatica, sono evidente, quanto il massaggio possa avere un considerevole effetto benefico.

    EFFETTI SUL TESSUTO MUSCOLARE

    Probabilmente sempre in virtù dell’aumentata circolazione sanguinea e linfatica, che eliminano efficacemente tutti i prodotti derivanti dalla degradazione metabolica causati dall’attività fisica, il massaggio può ridurre gli effetti negativi dell'esercizio fisico, come ad esempio l’indolenzimento muscolare.

    Inoltre il massaggio manuale può indurre un rilassamento che si manifesta attraverso l’allungamento del muscolo trattato.

    Il massaggio prima dell'esercizio favorisce l'attività muscolare: le manovre di massaggio aumentano le afferenze propriocettive del muscolo, evocano il riflesso di stiramento del muscolo stesso e stimolando i fusi neuromuscolari, facilitando la contrazione.

    Su un muscolo in condizioni patologiche il massaggio può ridurre la quantità di fibrosi che si può sviluppare nel muscolo immobilizzato, lesionato o denervato.

    Prevendendo la formazione di tessuto fibroso non elastico e di aderenze, il massaggio può contribuire al mantenimento dei muscoli lesi nelle migliori condizioni possibili di nutrizione, flessibilità e vitalità, in modo che, dopo la guarigione dal trauma, il muscolo possa funzionare al meglio.

    EFFETTI SULLE OSSA ED ARTICOLAZIONI

    Il massaggio potrebbe essere indicato, con le dovute precauzioni, nel trattamento delle fratture ossee.

    La formazione del callo osseo, infatti, è favorita dall'aumento della circolazione sanguigna nell'area di frattura.

    Il massaggio promuovendo dunque un aumento della circolazione nella zona trattata può coadiuvare alla riparazione dei tessuti ossei.

    Ovviamente il massaggio sarà in questo caso eseguito con estrema attenzione e delicatezza per non provocare spostamento dei frammenti ossei.

    EFFETTI SUL SITEMA NERVOSO

    Quando si tocca la cute, o vengono manipolati i tessuti sottostanti, vengono attivati i recettori sensoriali.

    I segnali afferenti passano nel midollo spinale, qui formano sinapsi con vari neuroni spinali e si dirigono verso la corteccia sensoriale ed altri centri cerebrali.

    Il massaggio del tessuto muscolare e delle strutture correlate (cute e sottocute) può alterare il livello di eccitabilità dei motoneuroni spinali, attraverso l'aumentata carica dei recettori muscolari.

    Il massaggio ha senz'altro un effetto sedativo sul paziente.

    Tale effetto deriva probabilmente sia da una azione a livello di sistema nervoso centrale, sia da una azione a livello periferico sui nervi sensoriali e motori.

    Altri effetti del massaggio sono: una lieve sudorazione, una lieve oscillazione della temperatura corporea, un aumento del diametro pupillare e in genere una stimolazione del sistema neurovegetativo simpatico.

    EFFETTI SUL DOLORE

    Fin dai tempi più remoti è nota la nozione che lo sfregamento di una zona lesa allevia il dolore.

    Tale comportamento è istintivo e messo in atto anche dagli animali. Lo strofinare la pelle stimola i meccanocettori cutanei, e questi segnali afferenti sono in grado di bloccare la trasmissione e la percezione dei segnali nocicettivi dolorifici.

    È così che il massaggio trova valida applicazione anche nel trattamento di molte sindromi dolorose croniche.

    Accanto alla stimolazione dei meccanocettori, contribuisce al miglioramento del dolore anche la liberazione locale di sostanze antidolorifiche, dovuta sempre alla manipolazione dei tessuti e al sistema antinocicettivo discendente.

    Questo è ciò che succede quando viene effettuato un massaggio profondo: la pressione intensa crea un modesto danno cellulare, sufficiente tuttavia a liberare potassio e acido arachidonico che innescano la sintesi di prostaglandine e bradichinina dai vasi.

    Questo provoca a sua volta il rilascio della sostanza P (sostanza che si trova nel sistema nervoso ed è responsabile delle sensazioni dolorose e dell’edema).

    Questa sostanza trasferisce il messaggio doloroso al midollo spinale e agisce come potente vasodilatatore.

    Anche l'aumento della circolazione sanguigna e linfatica dovute all'azione meccanica del massaggio contribuiscono a lenire il dolore attraverso la rimozione dei metaboliti del dolore.

    Ulteriore contributo antidolorifico può derivare dal rilassamento muscolare locale e generale indotto dal massaggio.

    EFFETTI SUI VISCERI

    Dal punto di vista della fisiologia occidentale gli effetti del massaggio sugli organi sono ancora poco studiati.

    Si evidenzia che un massaggio di impastamento e sfioramento profondo dell'addome, può stimolare la peristalsi e favorire l'evacuazione di aria e feci dall'intestino crasso. Caso a parte per quanto riguarda il massaggio dei visceri è rappresentato dal massaggio cardiaco che viene praticato in casi di emergenza (arresto cardiaco), dall’esterno con pressioni forti e ritmiche.

    Esistono infine alcune forme di massaggio che, per via riflessa e a distanza, possono stimolare le funzioni di organi viscerali.

    Ad esempio il massaggio connettivale: la stimolazione di aree specifiche della parete posteriore del tronco può indurre effetti a distanza su vari organi e funzioni.

    EFFETTI SULLE SECREZIONI POLMONARI

    Tecniche massoterapiche di percussione e vibrazione possono essere utili anche nel trattamento di molte patologie acute e croniche dell'apparato respiratorio.

    Le tecniche di vibrazione e percussione con mano a coppa, per esempio, possono contribuire a rimuovere muco dai bronchi, spostando le secrezioni dalle zone periferiche insensibili dei polmoni ad aree più prossimali dove può promosso lo stimolo della tosse, e favorendo perciò l'espettorazione.

    EFFETTI SULLA CUTE

    L'effetto del massaggio sulla cute è senz'altro un aumento della temperatura dovuta all'azione meccanica che vasomotoria di cui si è già parlato.

    Il massaggio può indurre anche un aumento della sudorazione e delle secrezioni sebacee. Può altresì migliorare il trofismo e l'aspetto della cute.

    Se quest'ultima poi ha aderito ai tessuti sottostanti a causa di tessuto cicatriziale, movimenti di frizione possono distaccare meccanicamente i piani tissutali e ammorbidire le cicatrici.

    EFFETTI PSICOLOGICI

    Il massaggio ha effetti di tipo psicologico, basti pensare all’effetto calmante e rilassante che viene principalmente ricercato dalla maggior parte delle persone, come per il massaggio ricreativo.

    Anche nel massaggio propriamente terapeutico la componente psicologica è notevole: il contatto fisico del terapista, la sua attenzione e la capacità di ascolto, possono creare un clima di intimità e fiducia che permette al paziente di abbandonarsi al trattamento.

    PRINCIPI DELLA TONIFICAZIONE E DELLA DISPERSIONE

    Prima ancora di soffermarsi nel descrivere le diverse manovre utilizzate dal Tuina si possono individuare in generale i due essenziali principi di azione possibili: azione tonificante, azione disperdente.

    Tonificare significa principalmente stimolare una o più sostanze o funzioni che si trovano carenti, per esempio un vuoto di Qi, oppure di Xue, oppure un deficit nella salita dello Yang puro.

    Pertanto l’azione di tonificazione equivale anche ad apportare e stimolare il nutrimento, riscaldare, umidificare, sollevare.

    Diversamente l’azione di dispersioni significa principalmente intervenire su un eccesso di una sostanza o di una funzione in un determinato spazio come un blocco di Qi o Xue in una certa zona, oppure la penetrazione di un fattore patogeno.

    Pertanto disperdere vorrà anche dire muovere, rilasciare, sbloccare i ristagni, drenare, portare fuori (eliminazione dei fattori patogeni).

    Di conseguenza questi principi terapeutici di base saranno apportati da manovre che hanno una loro natura intrinseca disperdente o al contrario tonificante, oppure manovre che sono ambivalenti e in quel caso sarà la modalità di esecuzione a caratterizzarne la funzione.

    Basandoci sul fondamento che il QI (energia vitale) deve essere in equilibrio per garantire salute e benessere, avremo la necessità di tonificare in caso di carenza e al contrario di disperdere in caso di eccesso.

    Per la tonificazione del Qi corretto, quindi per nutrire, umidificare, riscaldare, sollevare, seguiremo la direzione del meridiano, entrando nel punto in modo dolce e lento, lavorando in senso orario e dalla superficie alla profondità. Per tonificare un organo si può intervenire sul proprio punto di tonificazione, sull’organo madre o con manovre indirizzate lungo il tragitto del meridiano.

    Per la dispersione del QI perverso, per eliminare il Vento (esterno o interno), purificare il Fuoco, eliminare il Freddo, l’Umidità, il Flegma, aprire gli orifizi, bloccare il dolore, rimuovere le ostruzioni dai Meridiani, rimuovere le stasi di Sangue, aprire e attivare i Meridiani, drenare le impurità, alleviare lo spasmo, rilassare i tessuti, rilassare i tendini, seguiremo una direzione antioraria, sul punto, velocemente e dalla profondità alla superficie, o sul punto proprio di dispersione o in senso contrario al tragitto energetico del Meridiano.

    La tonificazione e la dispersione seguono i principi dei 5 movimenti (wu xing), per cui:

    In sintesi, con lo stesso meccanismo:

    - Il Dolce può rendere dolorose le ossa;

    - Il Salato può indurire i vasi;

    - L’Acido indebolisce la carne e i muscoli;

    - Il Piccante può indebolire i tendini;

    - L’Amaro può insecchire la pelle.

    TONIFICAZIONE MEDIANTE RELAZIONE    ORGANO-SAPORE

    Il Qi si tonifica e si pulisce (dispersione) anche e, soprattutto, con la dietetica coerente e corretta.

    PER TONIFICARE IL QI (Milza, Polmone, Rene, Cuore)

    - Astenia fisica o psichica

    - Mancanza di forze, affaticabilità

    - Polso debole o vuoto o profondo

    - Parla poco, tosse, espettorato acquoso chiaro

    - La voce flebile, debole, bassa

    - Sudorazione facile, respiro corto.

    - Inappetenza, feci pastose, peso epigastrico.

    - Pollachiuria, nicturia

    - Debolezza lombare e agli arti

    - Peggioramento dopo sforzo

    - Facilità ad ammalarsi

    - Colore del viso o della pelle pallidi

    - Diminuita resistenza allo sforzo

    - Lingua pallida, improntata

    - Poca voglia di parlare

    - Dispnea al minimo sforzo

    - Sudorazione al minimo sforzo

    - Turbe psichiche, meteorismo, nausea

    - Palpitazioni

    - Astenia psichica, turbe, emotive

    - Qi affondato con astenia e ptosi di organi

    - Pelle gialla, arti deboli

    AMIDACEI: avena, grano, miglio, patata dolce, orzo, riso, sorgo.

    ORTAGGI E VERDURE: carota, cavolfiore, piselli, ravanelli, zucca.

    FRUTTA: arachidi, castagna,

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