cane La paralisi laringea
Questa malattia consiste in una disfunzione delle vie aeree superiori in seguito alla quale si determina una occlusione più o meno grave, con conseguente difficoltà inspiratoria. Le strutture anatomiche coinvolte possono essere molteplici (muscoli e nervi laringei, cartilagine cricoaritenoidea) e Talora la tosse ostinata porta a rigurgito o vomito. In genere il paziente è asintomatico a riposo e gli att a c chi sono più marcati con movimento, temperatura ambientale alta e aria umida. Dai sintomi si potrebbe supporre la presenza di una tosse cardiaca e, anche dopo aver scongiurato questa ipotesi, dovremo fare diagnosi differenziale con sindrome brachicefalica, neoplasie, collasso laringeo o tracheale, traumi che causino disfunzione transitoria. , e non è raro evidenziare segni di broncopolmonite “ab ingestis” dovuti alla disfunzione laringea e agli accessi di tosse. Gli esami di laboratorio di routine sono poco interessanti, fatta salva la valutazione di un eventuale ipotriroidismo, che può essere causa predisponente. Altri test (dosaggio autoanticorpi, elettromiografia, Tensilon test) sono di difficile attuazione. La terapia, in un primo momento, sarà medica, e prevederà l’impiego di cortisonici, broncodilatatori, farmaci per sedare la tosse, antibiotici per il controllo di infezioni intercorrenti e dieta per rendere il paziente più leggero. ma attualmente la più impiegata è la lateralizzazione della cartilagine aritenoide. L’operazione è piuttosto complicata e prevede lo spostamento della struttura in questione (da un solo lato) consentendo così un miglior passaggio dell’aria inspirata. Le complicazioni di questo intervento possono essere molte; tra tutte ricordiamo l’insorgenza di broncopolmonite “ab ingestis” per allargamento eccessivo dell’ostio laringeo o la formazione di granulomi che comprimono la zona operata causando una nuova occlusione.
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