IL RINASCIMENTO DEL CHIANTI CLASSICO
a migliore architettura del Rinascimento ha disegnato nel Chianti castelli e fortezze protetti da guarnigioni di cipressi e ondulati vigneti. Peculiarità e in alcuni casi unicità sono le carte che questo territorio ha messo sul tavolo della World Heritage List, per essere identificato tra i siti Unesco come patrimonio dell’Umanità. Ci credono gli amministratori del territorio - 70 mila ettari di superficie tra Firenze e Siena -). L’itinerario turistico comincia da Greve in Chianti, la porta del Chianti, famosa per la sua bella piazza orlata di portici dove si danno un gran da fare le antiche gastronomie e i piccoli artigiani del luogo. Continua con Panzano, tipico borgo dall’atmosfera toscana dove nelle macellerie, autentici luoghi di pellegrinaggio in cui è possibile sentire declamare in latino mentre si medita di portare a casa un coniglio farcito, e a seguire Castellina e Radda. Quest’ultima protetta dalle antiche mura, conserva il suo originale aspetto medievale, a un tiro di schioppo dal Castello di Volpaia, un antico borgo fortificato. Altro importante centro del territorio, è Gaiole, ricca di castelli e pievi romaniche, come il Castello di Vertine, il Castello di Meleto, la Pieve di Spaltenna e il Castello di Brolio.
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