Il sentiero della carta: Alla ricerca dei luoghi di una grande eccellenza marchigiana: la carta di Fabriano

Di Federico Uncini

La felice intuizione di Federico Uncini di promuovere una serie di itinerari tematici incentrati sulla storia del territorio ha di recente trovato un ampio e trasversale consenso a tutti i livelli ed ha permesso la creazione di questo primo percorso, organicamente strutturato e interamente dedicato allo sviluppo della produzione della Carta lungo le rive del Giano. Un sentiero dedicato proprio all’indiscussa specificità di Fabriano “città della Carta” oggi indiscussa eccellenza marchigiana. 
Il testo ci conduce in un viaggio attraverso il tempo, un excursus che parte dagli insediamenti preistorici, dai commerci che avvenivano lungo i valichi transappenninici, passando per la nascita della città con le varie lavorazioni che un tempo qui avvenivano. Il tutto con un approccio organico e multidisciplinare che rappresenta una piacevole ed innovativa proposta nella storiografia fabrianese. 
La presente pubblicazione, in ultima analisi, è ben più di una semplice guida: se da un lato ha infatti come obiettivo quello di orientare e accompagnare il turista e l’escursionista permettendogli di apprezzare luoghi spesso sconosciuti e ricchi di innegabile fascino dall'altro ci propone anche un secondo livello di lettura dimostrandosi un valido strumento di approfondimento storico. (Aldo Pesetti)
 

• Lingua: Italiano
• Editore: Edizioni Nisroch
• Data di uscita: 28 apr 2021
• ISBN: 9788831381765

Anteprima del libro

RINGRAZIAMENTI

PRESENTAZIONE

La felice intuizione di Federico Uncini di promuovere una serie di itinerari tematici incentrati sulla storia del territorio ha di recente trovato ampio e trasversale consenso a tutti i livelli sia tra gli operatori del settore sia tra gli interessati a vario titolo, ed ha permesso la creazione di questo primo percorso, organicamente strutturato e interamente dedicato allo sviluppo della produzione della Carta lungo le rive del Giano. A ben vedere, tra le varie scelte possibili, che esso fosse dedicato proprio all’indiscussa specificità di Fabriano non poteva essere altrimenti: Fabriano città della Carta appunto, per antonomasia.

Il progetto è stato presentato inizialmente nel giugno 2016 a cura del Cai sezione di Fabriano e dell’Ente Palio San Giovanni Battista in collaborazione con il comitato Alla Scoperta del Giano e con l’associazione Fabriano Storica. Il tracciato, di complessivi 12 chilometri, è identificato con segnavia e segnaletica di colore bianco-azzurro, ha come punto di partenza il Museo della Carta e della Filigrana.

Nel leggere le pagine che seguono, grazie anche alla passione e al dettaglio che l’autore utilizza nelle descrizioni, siamo letteralmente invogliati a prendere in mano il libro e ad andare a vedere di persona, sul posto: è il sentiero della Carta, che si snoda in un contesto perlopiù naturalisticamente interessante lungo le rive del fiume Giano e che permette di riscoprire i luoghi in cui avvenivano e avvengono tuttora le produzioni, congiungendo in un " unicum " i resti delle antiche cartiere del XIII-XIV secolo, gli opifici attivi nel Settecento e i siti produttivi attuali.

Il testo ci conduce in un viaggio attraverso il tempo, un excursus che parte dagli insediamenti preistorici, dai commerci che avvenivano lungo i valichi transappenninici, passando per la nascita della città e le varie lavorazioni che un tempo qui avvenivano. Il tutto con un approccio organico e multidisciplinare che rappresenta una piacevole ed innovativa proposta nella storiografia fabrianese. Uncini, da esperto conoscitore del territorio, si muove infatti sapientemente tra le varie discipline: toponomastica, archeologia, cronologia, idrografia, orografia … utilizzando e dosando ricerca documentale, tradizione orale, fatti di storia e cronaca più recenti … ed unendo infine il tutto, con innegabile capacità divulgativa, alle immagini, nonché alla mappatura geolocalizzata che ci restituisce quindi, per la prima volta, un quadro completo dei vari insediamenti: opifici, gualchiere, mulini, stabilimenti.

La presente pubblicazione, in ultima analisi, è ben più di una semplice guida: se da un lato ha infatti come obiettivo quello di orientare e accompagnare il turista e l’escursionista permettendogli di apprezzare luoghi spesso sconosciuti e ricchi di innegabile fascino quali la cartiera di Aldobrandino Chiavelli, nei pressi dell'antico ponte in contrada San Lorenzo, dall'altro ci propone anche un secondo livello di lettura dimostrandosi un valido strumento di approfondimento storico, strumento che andrà di certo ad impreziosire le biblioteche di collezionisti ed appassionati: vi troviamo ampi cenni di Storia della carta, come le invenzioni che decretarono il successo fabrianese, le fasi della lavorazione storica fatta a mano, nonché un utile glossario … e, leggendo in chiaroscuro, tanto altro come, ad esempio, collegati ai luoghi, i nomi di chi si adoprò per promuovere l’attività cartaria fin dal medioevo: come i Chiavelli signori di Fabriano, i monaci di San Silvestro e di Santa Maria d’Appennino prima, e le locali famiglie quindi: Vallemani, Fornari, Mariotti, Campioni, Ungarini, Sordini, … e sopra tutti i Miliani che con Pietro prima e Giambattista poi rivoluzioneranno e modernizzeranno i processi di produzione e distribuzione.

In conclusione, l’auspicio non può che essere a questo punto, quello che l’iniziativa sia estesa ad altri tracciati, così da creare una vera e propria rete di sentieri della storia che possa valorizzare il territorio abbracciando interamente quella porzione di appennino umbro-marchigiano che incide nell'alta valle dell'Esino e perché no anche all'alto Chiascio, territorio storicamente vicino, con innegabili tratti comuni, legato da secoli di scambi e viabilità.

Aldo Pesetti - Fabriano storica

PREMESSA

Questo libro l’ho dedico a mia nipote Sara Uncini per la sua passione verso la storia del nostro territorio, per aver partecipato a diverse iniziative riguardanti il cammino sui nostri sentieri, le strade antiche ed in particolare per la sua partecipazione il giorno dell’ inaugurazione del Sentiero della Carta.

Fabriano città di mastri cartai, fabbri, pittori e monaci benedettini è famosa nel mondo per la sua carta la cui lunga storia esalta la città.

Una comunità ricca di artigiani: fabbri, vasari, lanaioli, conciatori e soprattutto cartai, che oggi si vuole rilanciare delle tematiche per divenire un centro creativo al passo con le tradizioni avute nei secoli.

Le riconosciute doti di abilità e creatività dei sempre più numerosi e qualificati artigiani fabrianesi avevano favorito attraverso i tempi lo sviluppo di attività che nel tempo si sono trasformate in vere e proprie realtà aziendali, industrie che attualmente sono ancora di livello internazionale.

Fabriano vanta una straordinaria storia e tradizione nell'artigianato unendo con validità la cultura, l’artigianato e turismo con l'obiettivo principale di mantenere gli antichi mestieri, armonizzare industria ed artigianato e valorizzare il suo secolare patrimonio culturale ed artistico.

La via della carta oggi trasformata in un sentiero culturale è la testimonianza di un antico percorso che mantiene ancora intatte diverse vestigie dove si produceva la carta lungo il fiume Giano sin dagli albori dell’approdo del prodotto nella città. Un viaggio nei secoli in un sentiero immerso nella natura che testimonia come erano dislocate le cartiere, lungo il percorso fluviale, fonte di energia e primo elemento per la lavorazione industriale della carta. Un unicum del suo genere per la storia di questo prodotto che merita di essere valorizzato come un museo all’aperto.

Il Fiume Giano

Il Giano è un fiume che nasce dalle pendici del monte Maggio (1227 m. s.l.m.) nel comune di Fabriano situato nella catena appenninica della dorsale umbro-marchigiana.

Attraversa il centro abitato della frazione di Cancelli

e, più a valle la città di Fabriano.

immagine 1

Figura 1: Valle dell'Abbadia attraversata dal fiume Giano

È un affluente di sinistra del fiume Esino nelle cui acque si versa in località Borgo Tufico, sempre