Sogni d’uva
PIEMONTE
PALÁS CEREQUIO
Nel paesaggio viticolo langarolo – Patrimonio UNESCO insieme a Roero e Monferrato – La Morra è un borgo collinare a poca distanza da Alba. Qui ogni cosa parla di vino: nelle cantine quattrocentesche dell’ex monastero benedettino di San Martino di Mercenasco trova sede il Museo Renato Ratti dei vini d’Alba, il palazzo dei Marchesi di Barolo ospita la Cantina Comunale dove acquistare le etichette dei settanta soci/produttori. Tutt’intorno filari in gran parte di uve nebbiolo da cui nasce il re dei vini piemontesi: il Barolo. Molti dei cru più pregiati ricadono nel territorio di La Morra, tra questi quello in cui si trova Palás Cerequio, elegante struttura dell’azienda vitivinicola Michele Chiarlo (che ha la sede centrale a Canelli dove la tenuta La Court ospita anche l’Art Park, esempio di land art tra i vigneti). Ricavato dal restauro di un palazzo nobiliare in dialogo tra paesaggio, territorio e arte (alle pareti ci sono i quadri di Giancarlo Ferraris, che per Chiarlo ha disegnato molte etichette) è il primo relais dedicato ai cru di Barolo, come testimonia il Caveau che custodisce oltre seimila bottiglie, libri rari e documenti che raccontano l’enologia delle Langhe. Quattro delle nove suite sono dedicate al Passato, cinque al Futuro, con un design contemporaneo. Al ristorante e al bistrò gourmet lo chef Francesco Oberto propone interpretazioni della tradizione regionale (dai tajarin burro e salvia allo scamone in crosta di grissini) e pesce fresco dalla Liguria, con la formula Apericru si assaggiano grandi etichette e “tapas” piemontesi. Tra le esperienze proposte ci sono passeggiate in E-bike o in Vespa, massaggi, “caccia al tartufo” e degustazioni guidate.
Barolo Cerequio Riserva DOCG
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