L’ULTIMA DIMORA SETI
Luxor, Valle dei Re. È qui, sulla sponda opposta del Nilo di fronte all’antica capitale che allora si chiamava Tebe, che i faraoni del Nuovo Regno (dalla XVIII alla XX dinastia, cioè dal 1552 al 1069 a.C) avevano stabilito la loro necropoli. Un sito vastissimo, che ha restituito al mondo le tombe di 65 sovrani, tutte catalogate dagli archeologi con la sigla KV (King’s Valley). Tra queste, la più celebre è probabilmente quella di Tuthankhamon, il faraone bambino, ritrovata ancora pressoché intatta negli inestimabili tesori che vi erano custoditi. Ma la più grande e la più splendida in assoluto, tanto da essere soprannominata “la Cappella Sistina egizia” per la ricchezza e la qualità delle decorazioni che la ricoprono interamente, è di certo la sepoltura di Seti I, faraone della XIX dinastia.
UNA PASSIONE INDISCUSSA
L’Egitto, lo sappiamo, è una passione antica per Roberto Giacobbo. E la fascinazione non diminuisce certo nel tempo: la curiosità, l’amore per la scoperta e la capacità dell’archeologia egizia di trasmettere sempre grandi suggestioni, fanno sì che ogni viaggio, ogni reportage, ogni ripresa siano sempre un’esperienza unica e irripetibile.
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