Proprio perché muta e immobile, la Sfinge ha ancora molte storie da raccontare: è una scultura piena di incongruenze che devono ancora essere spiegate.
Muta, immobile e fiera si erge sulla Piana di Giza quasi a proteggere le tre grandi piramidi che le sorgono alle spalle. E la guardia la Sfinge pare averla fatta bene, visto che proprio una di quelle imponenti opere architettoniche è l’unica delle Sette meraviglie del mondo antico ancora in piedi.
Ma la Sfinge, proprio perché muta e immobile, ha ancora molte storie da raccontare perché si tratta di qualcosa di praticamente unico e soprattutto di una scultura piena di incongruenze che devono ancora essere spiegate. Come mai la sua testa è, stranamente, più piccola e sproporzionata rispetto al resto del corpo? Perché sulla vasca e sul corpo di leone sono presenti erosioni date da massicci quantitativi di acqua piovana, in un territorio scarsamente piovoso? Perché il volto della Sfinge pare non essere somigliante a quello che tradizionalmente è attribuito al suo costruttore, il faraone Chefren? E poi, esistono tunnel ancora non scoperti sotto di essa che potrebbero condurre ad ambienti misteriosi e inesplorati? Infine,