INCENTIVI ESAURITI PER LA FASCIA 61-135
aprile scorso, dopo appena 14 settimane dal loro varo, sono terminati i fondi destinati a incentivare l'acquisto, esclusivamente con rottamazione, di auto con emissioni di CO comprese tra 61 e 135 g/km. Un contributo di cui hanno usufruito quasi 170 mila persone, grazie ai 250 milioni di euro stanziati dallo Stato con la legge di bilancio per il 2021. In attesa di un eventuale rifinanziamento da parte del governo, per il momento privati, società, pubbliche amministrazioni e anche Onlus possono contare soltanto sui contributi previsti per le vetture a basse fino a 60 g/km (nelle due fasce 0-20 e 21-60), non vincolato alla rottamazione, concesso esclusivamente dallo Stato (anche se, in realtà erogato dalla concessionaria, a cui è rimborsato dalla Casa, che lo recupera sotto forma di credito d'imposta) e detratto dal prezzo finale chiavi in mano; poi c'è l'ulteriore contributo introdotto con la legge di Bilancio 2021. Questo secondo incentivo, però, è erogato dallo Stato solo se il venditore applica, scalandolo dal prezzo imponibile (quindi aggiungendo l'Iva se l'acquirente è un privato), lo sconto minimo previsto dalla legge; se, invece, il dealer applica una riduzione di prezzo inferiore o non la concede proprio, salta anche la parte statale a cui è legata (ma resta comunque l'ecobonus). Nella tabella qui sotto sono riportate, situazione per situazione, le cifre che compongono i vari incentivi.
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