SENZA STECCATI
Anno Domini 2021. Terzo decennio del terzo millennio: non è più il caso di considerare l'elettromobilismo un'eccentricità da early adopter. C'è ancora molto da fare in tema di infrastrutture, non c'è dubbio e lo abbiamo detto mille volte, ma comprare una EV, oggi, non ha più i connotati del pionierismo. Per quanto complesso e non privo di contrattempi (potenziali sempre, reali spesso), trovare una colonnina non è più un'esperienza in qualche modo avvicinabile a ciò che accadeva ai primi automobilisti negli anni 10 del secolo scorso, quando la benzina dovevano scovarla nelle farmacie.
Come dire che, dopo decenni in cui una BMW Serie 3 o una Volkswagen Passat hanno incarnato l'idea stessa dell'auto di famiglia, è il momento di aggiornare le categorie e allargare gli orizzonti. E, allora, eccovi servito un piccolo elettroshock (perdonate la battuta involontaria): un'Alfa Romeo Giulia 2.0 turbobenzina e una BMW 320d messe a confronto con una Tesla Model 3. Possibile? Sì. L'americana è perfetta per questo confronto senza steccati, ideologici e no, per diversi motivi: i suoi quarti di nobiltà nel mondo EV, il prezzo perfettamente comparabile, dimensioni e categoria, le sue giuste ambizioni premium. E ancora: i numeri di vendita, che la sottraggono a nicchie (o peggio ghetti), e le infrastrutture
Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.
Inizia i tuoi 30 giorni gratuiti