Pronti al decollo
Faccio il fotografo da quarantacinque anni e mi ritengo fortunato: da giovane ho fatto di un hobby un lavoro e, da poco in pensione, ho trasformato quel lavoro in hobby. Centinaia di ore in volo – a volte su un piccolo aereo, molto più spesso in elicottero – per documentare il patrimonio artistico e architettonico italiano. Sono dunque doppiamente privilegiato ché ho sfogliato un campionario di bellezza meraviglioso e da una posizione speciale. Le Corbusier ha affermato che per capire un’architettura bisogna “camminarla”, aggiungo che per comprendere un paesaggio è indispensabile anche “volarlo”, meglio se con una visione della terra a 45° rispetto al suolo (per fotografare in obliquo). Solo guardandolo così il costruito si può tentare di leggerlo, solo scrutando da sopra una città si possono percepire i perché dei vuoti e dei pieni, intuendone le connessioni e le ragioni della moderna viabilità e delle sue evoluzioni nel tempo. Durante i voli sulle “città
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