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INCENTIVI FINITI, RESTA SOLO IL BONUS USATO

Anche l'ennesimo rifinanziamento dei fondi all'acquisto di auto nuove, deciso dal governo con il cosiddetto decreto fiscale, entrato in vigore il 22 ottobre, è stato bruciato nel giro di pochissimo tempo. Gli incentivi sulle vetture elettriche e sulle plug-in con emissioni di anidride carbonica fino a 60 g/km (articolati nelle due fasce 0-20 e 21-60 g/km e non vincolati alla rottamazione) sono durati appena una manciata di ore: dalla riapertura delle prenotazioni, avvenuta alle 10 del 27 ottobre, i 65 milioni di euro messi , vincolato invece alla rottamazione, è bastato a prolungare la residua disponibilità di risorse (ancora pari, il 20 ottobre, a circa 25 milioni) appena al 3 novembre. Una corsa all'accaparramento (nel caso delle elettriche, un vero e proprio click day) che in molti addetti ai lavori ha ingenerato il sospetto di prenotazioni al buio da parte delle concessionarie. Infatti, non soltanto i bonus non erano riservati ai privati, ma quelli su elettriche e plug-in non erano nemmeno vincolati alla rottamazione, clausola che di fatto esclude le imprese, di rado intestatarie di auto con più di qualche anno. Impossibile verificarlo, comunque, se il ministero dello Sviluppo economico non renderà pubblici dati meno generici sulle prenotazioni. Sta di fatto che da inizio novembre non c'è più la possibilità di accedere a queste forme di sostegno sulle auto nuove. Restano invece sul piatto i fondi su quelle usate Euro 6 (vedere la tabella qui sopra), rifinanziati con 5 milioni di euro a fine ottobre, ma il cui "tiraggio" è molto blando. Ai ritmi attuali, i fondi durerebbero infatti otto-nove mesi, ma – com'è noto – l'iniziativa s'interromperà il 31 dicembre, l'ultimo giorno utile per inserire sulla piattaforma informatica i dati dell'operazione (generalità dell'acquirente, elementi identificativi della vettura usata Euro 6 comprata e di quella ultradecennale da avviare alla rottamazione). Certo, non si può escludere che l'iniziativa possa essere estesa, con uno dei provvedimenti in discussione in Parlamento, oltre la data fissata all'inizio, però nel momento in cui questo numero di Quattroruote va in stampa non arriva alcuna indicazione in questa direzione dai palazzi del potere. Dunque, chi vuole approfittare di questa opportunità, azzoppata dalla sensibile contrazione di usato Euro 6 disponibile sul mercato, provocata dal crollo delle immatricolazioni uso noleggio avvenuto negli ultimi due anni, farà bene a sbrigarsi.

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